« Filini: «Allora Ragioniere che fa, batti?»
Fantozzi: «Ma, mi dà del tu?»
Filini: «No no, dicevo, batti Lei??»
Fantozzi: «Ah, congiuntivo...»
In un'atmosfera "Fantozziana" naufraga oggi l'appuntamento con l'allenamento di qualità...Carico come un otre di calorie mi metto per la terza volta le Adidas Boston (le prime due uscite sono state disastrose!), mi infilo nella tuta integrale ed esco pieno zeppo di mille buoni propositi.
L'umidità è a livelli PAUROSI ed una leggera nebbiolina comincia a scendere. Siamo a 12°C ma so già che nel parco saranno come minimo 10°C per non parlare di quelli percepiti. Il primo passo che mi allontana da casa mi regala il primo problema...il dolore al ginocchio ricompare. Sembra si stia divertendo a non farmi capire nulla...prima lo localizzavo sul bicipite femorale...adesso è sulla parte iniziale della tibia, sotto al ginocchio. Ogni diavolo di passo sulla gamba destra provoca dolore. E' come se avessi il 50% di cavalli in meno...la gamba non spinge ed anzi tende a "mollare il colpo" a causa della fitta.
Rimango fiducioso e mi affido al riscaldamento. Effettivamente qualcosa succede...il dolore è comunque presente ma in quantità minore. Sono concentratissimo, durante lo stretching vengo avvolto dai vapori...sono io stesso che come un demone rilascio grande quantità di vapore acqueo. Ho voglia di fare bene e sento di essere carico. Il parco intanto è avvolto nella nebbia e fa un freddo cane! COME ODIO IL FREDDO!!!!
Bando alle ciance, riprendo a correre e nel completare il riscaldamento di 20' mi diletto in qualche allungo...qui le prime avvisaglie. Non spingo bene. Per niente bene... Poi, parto per il 4x3000 a ritmo gara -5. Imposto il ritmo sui 3'55''/Km ma qualcosa non va già da subito...sento di stare consumando tante energie, troppe, l'aria fredda mi brucia i polmoni e l'umidità congela tutti i muscoli attaccandosi alla tuta e trasmettendo gelo grazie al vento causato dalla velocità.
Rimango fiducioso e mi affido al riscaldamento. Effettivamente qualcosa succede...il dolore è comunque presente ma in quantità minore. Sono concentratissimo, durante lo stretching vengo avvolto dai vapori...sono io stesso che come un demone rilascio grande quantità di vapore acqueo. Ho voglia di fare bene e sento di essere carico. Il parco intanto è avvolto nella nebbia e fa un freddo cane! COME ODIO IL FREDDO!!!!
Bando alle ciance, riprendo a correre e nel completare il riscaldamento di 20' mi diletto in qualche allungo...qui le prime avvisaglie. Non spingo bene. Per niente bene... Poi, parto per il 4x3000 a ritmo gara -5. Imposto il ritmo sui 3'55''/Km ma qualcosa non va già da subito...sento di stare consumando tante energie, troppe, l'aria fredda mi brucia i polmoni e l'umidità congela tutti i muscoli attaccandosi alla tuta e trasmettendo gelo grazie al vento causato dalla velocità.
Ho già voglia di mollare, la gamba destra non c'è, non spinge, non aiuta, anzi è d'impaccio....ogni affondo una fitta...il piacere di correre svanisce presto. Chiudo comunque con gran fatica i primi 3Km alla media di 3'52''/Km con pensate ben 186 bpm (95%)...non ci siamo assolutamente...in allenamenti simili ho raggiunto i 180, max 182! Appena stacco l'acceleratore per il recupero (da fare a 4'10'') è come se l'intero motore si ingolfasse e si spegnesse...debito d'ossigeno, cuore a mille e gamba destra dolorante...il tutto in una cornice di gelo e nebbia...al diavolo, è troppo! Sono nel punto più lontano ma mi fermo immediatamente e annullo tutto tra dubbi e paure.
Ora è chiaro che l'ora e venticinque non ci sarà, il sogno rimane ma diventa utopia ma a dirla tutta questo non è un problema. Quello che mi preoccupa seriamente è il ginocchio o che so io...anche le scale stanno diventando fastidiose da scendere e salire. Ho allegato un'immagine con un cerchio rosso. La zona è quella ma se provo a tastarmi, anche forte non sento nulla. In fase di spinta invece si irradia un dolore diffuso (ginocchio e alta tibia) che smorza la spinta stessa e quindi mi fa perdere in potenza (dolore a parte...). Non so più cosa fare...mi sento forte e debole nello stesso tempo.
Le Boston così raccolgono il terzo insuccesso consecutivo e sto seriamente pensando di non usarle in gara (non vorrei che portassero jella!). Lunedì invece ho fatto una serena ora a 4'58''/Km con 158bpm (80%) e apparentemente senza grossi problemi alla gamba. Che sia l'umidità?? Che abbia raggiunto il mio limite?? Che sia il periodo??
Ora è chiaro che l'ora e venticinque non ci sarà, il sogno rimane ma diventa utopia ma a dirla tutta questo non è un problema. Quello che mi preoccupa seriamente è il ginocchio o che so io...anche le scale stanno diventando fastidiose da scendere e salire. Ho allegato un'immagine con un cerchio rosso. La zona è quella ma se provo a tastarmi, anche forte non sento nulla. In fase di spinta invece si irradia un dolore diffuso (ginocchio e alta tibia) che smorza la spinta stessa e quindi mi fa perdere in potenza (dolore a parte...). Non so più cosa fare...mi sento forte e debole nello stesso tempo.
Le Boston così raccolgono il terzo insuccesso consecutivo e sto seriamente pensando di non usarle in gara (non vorrei che portassero jella!). Lunedì invece ho fatto una serena ora a 4'58''/Km con 158bpm (80%) e apparentemente senza grossi problemi alla gamba. Che sia l'umidità?? Che abbia raggiunto il mio limite?? Che sia il periodo??
hai raggiunto il tuo limite? ma non dire fregnacce.
RispondiEliminaquella di math no, ma questa potrebbe davvero essere la bandelletta. hai notato se piegando e distendendo il ginocchio si sente uno "scatto" sottopelle?
luciano er califfo.
Allora lo scatto lo sento (nella zona della bandelletta) in fase di chiusura quasi raggiunta, però più sul ginocchio sinistro che sul destro!! Però Mister, se tamburello sulla zona non sento alcun dolore...se fosse bandelletta infiammata dovrei no??
RispondiEliminaAh...se cammino tutto ok. Cosa che non accadeva una settimana fa, quando accennai del problema!
RispondiEliminaSe scendo o salgo le scale, lieve dolore. Se corro, in fase di spinta la fitta è acuta.
la bandelletta non dà alcun dolore al tatto.
RispondiEliminaboh.
se devi correre col dolore, fermati qualche giorno. ghiaccio a palla.
er califfo.
Bandelletta evitare salite, discese e terreni scoscesi.
RispondiEliminaE' evidente che il tuo fisico soffre il passaggio verso la stagione invernale.
Non sei il solo ad avere queste caratteristiche... piano piano con il passare degli anni sarà più facile... per il resto per un breve periodo prova a scaricare di più prima di affrontare i lavori impegnativi e anche ad affrontarli in crescendo.
Il tuo limite è lontano anni luce !
Un po' di riposo con impacchi di ghiaccio, se ancora non passa io proverei a fare un salto da un fisioterapista.
RispondiEliminaPer quel che riguarda le Boston dagli un po' di tempo, anche Albertozan mi diceva che all'inizio non si trovava per niente, dopo un po' di prove si è adattato (o le scarpe si sono adattate a lui) ed ora si trova da dio.
Io non posso dirti che in bocca al lupo!
RispondiEliminaIo il freddo lo preferisco, l'unica cosa che mi scoccia è fare 10 minuti in piu di riscaldamento
Eppure le tue gambe hanno già provato l'inverno milanese...
RispondiEliminaAnche se effettivamente hai iniziato a correre in inverno già inoltrato e quindi l'adattamento climatico era stato graduale; mentre ora c'è stato la variazione climatica che sembra che stia influendo solo sulle sedute impegnative.
Forse sarebbe meglio limitarle per ora o prevederle solamente quando lo dice Giuliacci, visto che stanno minando pericolosamente il tuo morale.
p.s. logicamente il mio non è uno scritto da esperto, ma semplici considerazioni di chi cerca di capirci qualcosa su come cavolo funzioniamo...
L'ho avuta per qualche tempo all'inizio delle mie corse 3 anni e mezzo fa.
RispondiEliminaSintomi simili ai tuoi. Confermo qualleo che dice Luciano nessun dolore al tatto.
La risolsi diradando la frequenza e non correndo mai con il dolore.
Spero che questo mio commento ti possa essere di aiuto anche se una diagnosi sicura non si fa via e-mail.
Nessun limite in vista sono d'accordo con Luciano ma non sempre la crescita è lineare anzi ...
@Tutti: Si, quello che mi fa più rabbia è il non capire e quindi il non poter circoscrivere per bene il problema.. mi sento forte ma quando inizio a correre ho la gamba che cede e non spinge. E' come se avessi perso in elasticità e ammortizzazione.
RispondiEliminaVedrò di riorganizzarmi questo avvicinamento alla mezza...non mi arrendo e darò il massimo comunque nel mio caldo Salento!!
Qui intanto la nebbia continua, visibilità 150 metri!!!!
@Alfredo: SI, un inverno milanese l'ho già fatto ma l'anno scorso avevo interrotto durante il periodo più freddo e poi il carico di lavoro in confronto ad oggi era ridicolo!
@Drugo: Mi conforti sulle Boston..3 uscite disastrose su 3 mi iniziavano a preoccupare circa la bontà delle scarpe!!
@Micio: mmm grazie per il suggerimento...cercherò di fare l'ultimo carico per domenica col caldo del sole e l'aria leggermente più secca (se mai si può dire secca un'aria umida all'80%).
RispondiEliminaMagari questi giorni li dedico ad un totale scarico e ad un po' di potenziamento, specie sui quadricipiti.
La sfida con la mezza si fa decisamente "stuzzicante"!
correrci su con il dolore non ha senso. Riposo..al limite riformula gli obiettivi (l'1h25 lo puoi raggiungere da qualsiasi altra parte, non hai mica una scadenza)..
RispondiEliminaIl tuo problema sta sotto nell'appoggio che ti ritrovi, che poi si riverbera sulla struttura. Se riuscissi a trovar una soletta adatta, studiata per te..
ps: raga ma le costruiscono ad hoc o solo alla nasa?
@Math: Cacciando la lira (come dicono qui a Milano) tutto se po' fa'!! Una soletta personalizzata si può fare ma costa nell'ordine dei 200/300 euro se non erro.
RispondiEliminaIl mio problema Math è che ho le gambe lievemente ad X e di conseguenza sono pronatore. Certo, la biomeccanica è un miracolo della natura ma ha anche i suoi tempi per adattarsi a ritmi diversi. Se corressimo tutti dall'età di 3 anni, non avremmo questi stupidi acciacchi e il nostro fisico sarebbe runner-oriented!
ma dove abiti.....ODIO LA NEBBIA!
RispondiEliminaForse non sono la più adatta a dirtelo ma io, caparbiamente, non ho ascoltato il mio corpo e adesso ne pago le conseguenze con gli interessi :-(
A Milano Patty...per di più con questo altissimo tasso di umidità e aria stagnante si comincia a sentire anche lo smog. Insomma l'ambiente non mi da una mano, anzi!
RispondiEliminaQuello che dici è vero, è ovvio che c'è qualcosa che non sta funzionando. Oggi e domani mi concedo altro riposo e concentro gli ultimi allenamenti il sabato e la domenica, in questo modo posso correre col sole.
Oggi e domani invece faccio un po' di potenziamento in casa e provo a leccarmi le ferite cercando di mantenere i nervi saldi. Anche prima della mezza di Roma ero a "stozze" ma poi con grande cuore ho tirato fuori una bellissima gara.
Nonostante tutto rimango fiducioso in me...so che è questione di adattamento ai primi freddi. Non per nulla il dolore è comparso esattamente col primo freddo stagionale. Nel mio Salento sarà un altra storia!
Dico la mia: sono gli effetti della combinazione "clima pre-invernale milanese" + "terzo incremento di carico consecutivo dopo la preparazione per 5K e 10k" + "scarpe non ideali".
RispondiEliminaProverei con questi correttivi (se possibili):
1) allenati negli orari più caldi
2) qualche giorno di riposo fino a scomparsa completa del fastidio
3) riprendi con più gradualità nel carico
4) butta le Boston!
Mi permetto di introdurmi. Ma sei sicuro di non aver dato troppo?
RispondiEliminaNon è questione di avere raggiunto il limite, ma di cercare di raggiungerlo troppo in fretta.
Non è detto che devi sempre migliorare il tuo limite precedente (pur se quello deve essere il tuo obiettivo); se il tuo fisico ti manda dei segnali inequivoci, ascoltalo! Dai retta a me che invece ho cercato di darci dentro quando avevo già dei dolori e mi sono fermato per sei mesi!
Ormai per la mezza sei in ballo: a 10 gg. dalla gara quel che è fatto è fatto. Scarica e basta. Probabilmente il giorno della gara ti sentirai un leone e ti verranno le motivazioni. Oppure non ti sentirai e allora punterai a finirla dignitosamente.
fisioterapista e butta via le adidas,a me hanno massacrato la schiena,commento del tutto soggettivo
RispondiEliminae si mi sa che tu c'hai il sangue "caliente" noi invece siamo abituati all'umidità che si fanno sentire alle ossa appunto!
RispondiElimina@FabioG: D'accordo sui primi due punti...incerto sul 4°. A sensazione mi sembrano delle ottime scarpe e dubito siano la causa scatenante del dolore.
RispondiElimina@Luigi: La mezza la farò costi quel che costi...il dolore è iniziato con il primo freddo unito al carico di lavoro e ad uno stile di corsa non eccellente. Comunque si, in questi ultimi giorni mollo la presa. Domenica, ultima qualità.
@Bress: Le Glide sono fantastiche, queste Boston per ora sono state deludenti ma non mi va di dare tutta la colpa a loro. Essendo più secche e reattive delle Glide provocano più dolore per forza.
@Patty: Esatto...sotto 35°C io mi metto e corro alla grande, col sole che brucia la pelle e il sudore copioso che bagna l'asfalto!! La nebbia non fa proprio per me...brrrrrrrrrrr!
Io credo poco nelle cause climatiche: Temperatura e umidità potranno forse anche dare una mano, ma le cause fondamentali sono altre. Ti manca efficienza di corsa, in parte dovuto ai problemi di cui parlavi, ma poi ci sono anche adattamenti che richiedono tempo. Ti sei velocizzato, e correndo + veloce solleciti di + l'apparato locomotore, che non è ancora ben preparato a questi carichi di lavoro. Se l'infortunio passa in fretta puoi pensare che sia un semplice sovraccarico di "adattamento", altrimenti è inutile fare congetture; meglio il fisioterapista. Capitolo scarpe: non è un problema delle ADIDAS, ma caso mai del tipo di scarpa. Se sei pronatore, che ci fai con le scarpe neutre? è fondamentale in presenza di difetti d'appoggio conoscerne l'entità, per la scelta delle scarpe. Inoltre secondo me, spesso corri con le intermedie, quando il ritmo non le rende necessarie. Il risultato è un contributo nullo alla prestazione, ma un rischio di infortuni decisamente superiore.
RispondiEliminaluigi,
RispondiEliminanaturalmente mica è detto che bisogna fare un pb a ogni gara. ma non credo che il problema di paolo sia quello degli obiettivi frettolosi e che abbia dato troppo.
la sua evoluzione è stata naturale, non ha lavorato nè troppo (in 1 anno ha corso più di 20km 6 volte comprese le gare) nè intenso (mai più veloce di 3'30).
a me piace la statistica e rilevo che questo problemino (non credo sia grave) nasce in concomitanza con alcuni fattori.
fattori FISSI:
1)struttura osteoarticolare a rischio
2)trasferimento a milano: disadattamento climatico e situazione sociologica non ottimale.
fattori CONTINGENTI:
1)un paio di sedute a serbatoio vuoto
2)decisione autonoma di fare tutti i lenti più veloci di 4'30
3)un maledetto 21km a 4'15 dopo 3gg dal 10000 del pb e dopo che da giugno non superava i 18km (questo l'errore più grave).
luciano er califfo.
mic,
RispondiEliminaio invece alle (con)cause climatiche ci credo. quando vivevo a roma una tendinite mi durava 15gg, qua in brasile dura 1 anno.
l'anno scorso su 100 bloggers 75 si sono infortunati tra ottobre e dicembre, non può essere un caso.
tu sei nato in una zona fredda e umida, per uno nato a lecce la musica cambia.
luciano er califfo.
Luciano: probabilmente la mia abitudine al clima freddo mi fa sottovalutare l'aspetto di cui parli. Già ricordavo dei tuoi discorsi sui tuoi tendini, che ritornati a Roma...guariscono. Le mie convinzioni sono legate alle mie esperienze e in base a queste penserei che il motivo di tanti infortuni nell'autunno sia dovuto al fatto che tanti preparano gare lunghe. Mi pare di ricordare che una parte significativa degli atleti che preparano la maratona, non arrivano a correrla causa infortuni. Personalmente noto che nella preparazione invernale, con tanti km, ma a ritmi + blandi e condizioni di freddo umido, riscontro meno problemi rispetto al resto della stagione. I miei infortuni invernali si limitano a cadute sul fondo ghiacciato.. :-)
RispondiEliminanervo sciatico. è una possibilità. ciao
RispondiEliminanervo sciatico. è una possibilità. ciao
RispondiEliminaI fattori contingenti sono sicuramente i più responsabili:
RispondiElimina2) e 3) sono stati diabolici in effetti.
2) i lenti a più di 4'30'' non servono a nulla se non a favorire gli infortuni
3) 21km a 4'15'' dopo 10.000 tirati sono eccessivi per i tuoi ritmi.
Guarda paolo l'unico infortunio che ho patito in 3 anni e mezzo è stato quando ho corso 6 volte in maniera folle (sovra-ritmo) in 18 giorni. La maggior parte degli infortuni si hanno da sovraccarico di velocità
Avendo ritmi simili sui 10km e sulla mezza ti posso dire che se facessi 10km PB e poi 21km tirati avrei alte probabilità di rompermi anche se magari non sono un iperpronatore come te.
Rilassati ... scarica, fai il tuo PB sulla mezza (non 1' 25min ma non è importante) e poi fermati una decina di giorni.
Questi sono consigli da "micio" ma poi tu ascolta il mister!
Perdonami se magari qualcun altro te lo ha gia' scritto, vedo molti commenti e non li ho letti...
RispondiEliminaAttento che la bandeletta tibiale, ossia il legamento collaterale esterno e' una brutta bestia....
Io ho dovuto smettere a 23 anni per aver insistito coem un cretino, facendoci pure infiltrazioni di cortisone pur di non smettere col risultato che mo sono fermato per oltre un anno e poi non ho potuto riprendere dedicandomi ad altro...
Ancora oggi sento fastidi...
Fermati subito, fatti un ciclo di Tecar che sono una mano santa, ed in una o al max due settimane hai risolto....
Ciao un abbraccio
Ciao Paolo, dalla fine di Ottobre sono alle prese anch'io con un dolore nella parte esterna del ginocchio, a causa di un super allenamento per preparare la maratona (ho fatto il PB di 2h58m in allenamento). Se non corro non ho problemi ma appena mi alleno dopo 7-8 km avverto i sintomi che hai descritto tu.
RispondiEliminaProprio oggi ho fatto l'ultimo tentativo per vedere se potevo correre la Barimarathon ma dopo 3 km ho avuto le solite fitte al ginocchio che poi si estendono a tutta la coscia. Come hai risolto il problema ?
Ciao
Ciccio
Ciao ciccio...innanzi tutto FERMATI! Io mi sono riposato per 10 giorni (lo so...è una tragedia ma è l'unico modo) fino a quando ho risentito una certa "confidenza" con la gamba.
RispondiEliminaScommetto che ti fa male a scendere le scale giusto? Comunque, riposa fino a che il dolore non scompare del tutto e poi effettua stretching per la coscia e qualche esercizio di potenziamento. 4 esercizi utili li trovi nel mio ultimo post ;)
Ok, mi fermo e riprendo il 1° dicembre x preparare la maratona di Parabita. Nel frattempo faccio qualche uscita in bici almeno la Domenica. Grazie per i consigli, ci vediamo a qualche gara, magari a Carovigno, l'anno scorso c'ero anch'io (42mo).
RispondiEliminaCiao
No no no no!!! Lascia stare la bici...ti incolla un estratto: "Da notare che sostituire temporaneamente la corsa con sport alternativi come la bici può essere controproducente perché aumentano di numero le sollecitazioni sul ginocchio addirittura a gradi maggiori di flessione."
RispondiEliminaFonte