Un Po di Corsa5a edizione della classica targata Base Running
Eh già, eccomi qui a calpestare quel tappeto rosso, eccomi a pochi passi dall'arrivo di una gara che fino ad un'ora prima nemmeno credevo potessi correre...
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Eh già, eccomi qui a calpestare quel tappeto rosso, eccomi a pochi passi dall'arrivo di una gara che fino ad un'ora prima nemmeno credevo potessi correre...
E mica scherzavo nel mio precedente post, questa volta ho portato le prove!
No vabe', anche stasera ho mollato il colpo.
Corpo: Pioviggina, fa freddo, ho fame... e poi mi sento stanco.Sono appena tornato dal mio lungo di 16 km, corso sotto una pioggia battente in una Torino grigia ma non per questo meno affascinante. Pochi runner, pochissimi, la maggior parte credo in attesa della grande sfida di domani con la regina delle distanze.
Fa un certo effetto passare da piazza Castello e vedere quell'arrivo, così vicino ma nello stesso tempo così irraggiungibile dalle mie gambe. Ci vuole fegato ed una piccola dose di sana follia per sfidare i 42 km (e 195 metri) ma in fondo è proprio quel pizzico di estro che ci fa sentire vivi e la cosa più saggia dopotutto è assecondarlo. Ho conosciuto persone che con pochi mesi di allenamento ma di contro un grande carattere hanno chiuso la sfida battendo pregiudizi e personali fantasmi. Ho sempre rispettato molto i guerrieri silenziosi.Che lo sport creasse una qualche tipo di dipendenza è cosa nota. Endorfine, chimica e via dicendo... sappiamo già tutto su questo argomento. Forse però c'è dell'altro, almeno nel mio caso.
Incatenato nel mio carattere, non certo dei migliori, mi sembra sempre più spesso di rimanere fermo come una roccia mentre un po' tutto intorno a me cambia, si modifica e nel bene o nel male si evolve. Carattere che credevo tutto sommato docile, socievole e che invece giorno dopo giorno scopro duro, aspro e sempre più chiuso, quasi che questo modo di fare serva a proteggere me stesso da qualcosa o qualcuno.
Ed eccomi qui, spossato come poche volte, seduto a prendere aria sul balcone di casa, lo stesso balcone che affaccia sulla bella Val di Susa e che quindi in un certo senso guarda verso Oulx dove tutto ha avuto compimento!
Muscoli provati, oserei dire devastati, energie sotto zero ma un'incredibile soddisfazione personale per essere riuscito in quel piccolo obiettivo che mi ero prefissato nemmeno due settimane prima, quello cioè di correre un Trail!Prosegue il test delle Brooks Pure Grit 3 macinando chilometri alla bersagliera in vista del trail di Ulzio (Oulx) del 21 settembre prossimo.
Partiamo dal dolce e cioè dalla spettacolare sorpresa che Brooks ha fatto a noi "happy blogger" il giorno della Color Run (gara fuori da ogni canone che contava la bellezza di 19mila partecipanti)! La sorpresa non è stata altro che avere la possibilità di testare uno degli ultimi prodotti di punta della casa americana. Semplice no? Meravigliosamente semplice dico io!!!
L'immagine è eloquente... no, non mi trovo a qualche meeting in altura e si, era l'alba e faceva un freddo dell'anima (circa -8°C) e quindi perdonerete la fantozziana ma validissima coperta di lana che mi tengo saldamente in vita!
E' passato più di un mese questa volta, più di un mese che non scrivo e non racconto più nulla nonostante gli allenamenti continuino ad essere il mio pane quotidiano. Anche adesso sto facendo non poca fatica a trovare le parole, a districare i pensieri in modo da poter raccontare qualcosa...
E raccontiamolo questo doppio giro!
Anche se non aggiorno il blog con gli allenamenti da praticamente un mese, post precedente a parte, questo non significa che abbia battuto la fiacca!
Finalmente trovo il tempo di scrivere e poter quindi raccontare e rendere in un certo modo eterno questo weekend, fatto di montagna, divertimento ed ovviamente corsa!
Gli allenamenti improntati alla velocità mi stanno regalando una nuova chiave di lettura del correre, del perché lo faccio e di cosa sono disposto a sacrificare in nome di un sogno, utopico è vero, ma pur sempre di sogno si tratta. E' come se ogni allenamento avesse una sua anima o meglio un suo demone da sconfiggere e stia a me, alla mia tenacia ed alla mia forza, non solo fisica, la decisione del finale.
Ci siamo finalmente. Terminata la stagione invernale si torna a far ruggire il motore a pieno regime. Cavalli da far scendere in campo dopo il lungo periodo di costruzione al freddo ed al buio, in ogni condizione meteorologica, affrontando fatica, crampi, infortuni e difficoltà della vita di tutti i giorni.
La prima contestazione che solitamente viene fatta durante un discorso incentrato sul mezzofondo veloce, è banalmente proprio sulla sua lunghezza! "Finisce troppo presto", "non c'è gusto", "ti alleni una vita per pochi secondi o minuti"... queste le consuete considerazioni che vengono poste. Ma dico, vi siete mai chiesti cosa accade in quei frangenti??? Vi siete mai domandati cosa significa spingere al massimo il motore, oltre il dolore, oltre la stanchezza, oltre ogni sano pensiero che vi induce a rallentare, a mollare. Beh, quando si va oltre, si entra in una nuova dimensione!
E' vero, non sto scrivendo moltissimo in questo periodo, eppure un minimo ispirato dovrei esserlo. Gli allenamenti continuano ad andare (pur tra varie difficoltà), i weekend "montanari" rinfrancano l'anima e le lenti a contatto, vera personale vittoria di questi ultimi giorni, permettono di vedere tutto più nitidamente!
La natura e la montagna in particolare, rappresentano per me qualcosa di epico, qualcosa da gustare piano, a bassa voce, come fossero un buon calice di rosso da assaporare di fronte ad un bel camino scoppiettante. Cominciare a camminare e raggiungere punti che dal basso ti sembrano irraggiungibili, calpestare foglie e sassi, scavalcare tronchi, spingere lungo le salite più dure e ritrovarsi poi ad affondare i piedi nella prima neve è un qualcosa di così personale, di così intimo, che ogni tentativo di descrizione sarebbe destinato al fallimento.
Ed infine la portammo a casa! Domenica mattina iniziata non nel migliore dei modi con una lieve ma costante pioggerellina che come suo unico scopo sembrava avesse quello di scoraggiare la Garibaldina partenza dei nostri eroi verso Caselette.
Ok, nemmeno il tempo di cominciare a scrivere questo post che ho notato essere uscito un fix minore riguardante la velocità di acquisizione del GPS. Quindi l'attuale ultima versione risulta essere la 1.6.13. Quanto vi riporto riguarda la 1.6.12 ma mi sembra di capire che la nuova versione impatta solo su un piccolo e ristretto numero di dispositivi.
Direte voi, che si è fumato oggi per pensare di sostituirsi a DiCaprio nella locandina del suo ultimo film??? Eh eh, datemi un poco di fiducia e tempo e vi spiegherò!
Sarà capitato un po' a tutti voi di sentire la necessità di fermarvi un attimo davanti lo specchio ad osservarvi. Ci si scruta per qualche attimo attendendo chissà quale feedback dalla nostra immagine riflessa. Siamo noi, a stento certe volte ci riconosciamo ma siamo noi, o meglio l'immagine speculare di noi...
No vabbè me lo dico da solo, sto blog non può continuare in questo modo! Qui bisogna lanciare un urlo, qui bisogna far tremare i muri e far scappare il nemico, qui bisogna darsi una svegliata ed aggredire l'asfalto come non mai!
Molto poco da scrivere in questi giorni, frutto di stagnanti emozioni che alla fine hanno fatto collassare il fisico. Serate fiacche nelle quali mi sono lasciato sconfiggere dalla apatia, preferendo la tranquillità del focolare domestico al freddo di queste notti invernali.
Inizio anno per nulla scoppiettante, anzi. Dopotutto cosa mai potrebbe cambiare da un giorno ad un altro? I giorni si susseguono ordinati e puntuali e siamo noi che proviamo ad attribuirgli un qualche tipo di significato, una qualche tipo di magia...
Ma non c'è nessuna magia nel vedersi ancora incastrati in una bassa marea che tarda ad andare via. Colpa mia è chiaro. Sono io che guido questa bagnarola ed io che imposto la rotta, nel bene e nel male. E sono anche io che do un certo valore a determinate cose.
In certi istanti mi sembra di essere quasi fuori luogo, tanta è la mia lontananza verso certi atteggiamenti, certi modi di fare.