Giornata difficile come da previsioni. Una pioggia, debole prima e moderata poi, ha accompagnato instancabilmente questa edizione 2013 della TuttaDritta. Circa 2mila, a detta dello speaker, rinunceranno a gareggiare, gli altri invece erano tutti lì ed io insieme a loro a sfidare meteo e chilometri come gli allenamenti invernali ci hanno abituato a fare da ormai tanto tempo.
L'appuntamento con la società è fissato alle 9:30 presso piazza Carlo Felice, davanti Porta Nuova. Tantissimi i "rossi", ognuno intento a fare qualcosa e tutti immortalati in una, speriamo bella, foto di gruppo che appena verrà pubblicata la inserirò su questo post.
Fatta la foto mancano circa 30 minuti al via e bisogna riscaldarsi. L'abbigliamento che scelgo si rivelerà azzeccato...termica leggera a maniche lunghe (della Kipsta per intenderci), maglietta del base a maniche corte sopra e pantaloncini sotto, in più guanti, copri-gola e necessarissimo cappello targato niente di meno che Italian BlogTrotters! Così bardato ho protetto più che bene ma senza appesantire tutto il comparto superiore che di acqua se n'è presa a iosa, mentre ho lasciato libere le gambe di esprimersi al loro meglio.
Ai miei piedi niente effetto "boost" causa pioggia...scelgo invece più opportunamente le A1, una scarpa cioè il più possibile scarica visto che nel breve verrà appesantita da tutta l'acqua che raccoglierò!
Quel puntino sono io...mmmmm |
Riscaldamento molto molto easy con tanto stretching ma senza allunghi, soprattutto a causa delle solite "cime" che vanno ad occupare la linea della partenza già con 20 minuti di anticipo...sotto la pioggia poi!!! Un blocco coeso che neanche lo speaker è riuscito a sciogliere...Dentro di me l'inutile domanda: "Ma questi vanno tutti a 3'30''/km o cosa???". Vabè, armato di pazienza e di troppo rispetto delle regole, mi incolonno anch'io quando mancano ancora 15 minuti alla partenza ufficiale, orario che slitterà di altri 5 minuti per problemi tecnici.
Sono riuscito a trovarmi in mezzo al marasma della partenza...quel cappellino blu nel cerchio giallo sono io eh eh...
Quest'anno 2 momenti particolari hanno toccato il cuore di molti...il primo è stato dedicato all'Italia tutta, con l'intonazione dell'inno d'Italia cantato a squarciagola dalla piazza. Il secondo e più toccante è stato il ricordo di quel grande uomo che è stato Pietro Mennea.
Un minuto di silenzio a scrutare il cielo plumbeo che piangeva...è meraviglioso pensare che si possa lasciare un segno così forte alle generazioni che vengono, ispirandole ed insegnandogli attraverso lo sport che la fatica non è qualcosa da cui sfuggire ma il solo mezzo per raggiungere grandi traguardi.
Un lungo applauso ci riporta tutti al motivo del nostro essere lì sotto la pioggia. Alle 10:05 arriva lo sparo!
Io sono un po' defilato, ci metterò 10 secondi a transitare (ad un ritmo osceno) sotto il tappeto della partenza. Premo start sul garmin per avere un raffronto impietosamente reale e comincio (col macete in mano) a farmi largo tra i podisti della domenica (non me ne vogliano però in gare così partecipate o vige il buon senso oppure DEVONO essere fatte delle griglie...).
Perderò tanto, tantissimo, diciamo pure tutto, perché quei 30 secondi di gap non riuscirò più a recuperarli nonostante una condotta di gara perfetta, forse lievemente conservativa in avvio ma generosissima nel finale.
La gara in se è stata un bellissimo viaggio, ritmo praticamente costante con lieve progressione da metà gara in poi. Sorpassi inesorabilmente tanti accompagnati dal rumore sordo delle scarpe che gonfie d'acqua schiaffeggiavano l'umido asfalto. Uno, due, tre...i chilometri sembravano passare via veloci...ero sicuro di me, avevo un bel passo elastico ed il fianco non mi faceva paura, non oggi. Tante le spalle rosse con la scritta "base running" incontrate e superate...
Intorno al 5°km incontro anche il nostro "capo popolo" Alessandro, che con passo sicuro traghettava un "collega" verso il personale. Poco davanti eccoti Franchino che urla il mio nome rassicurandomi sul passo tenuto (thanks!!! ;)) ed è forse proprio qui che comincio a capire che posso chiedere qualcosina di più al mio motore.
Non conosco la media che sto tenendo, ho solo un riscontro ogni lap, ma la pioggia ed il non aver capito quanti secondi se ne sono volati via in partenza mi fanno proseguire con una certa incognita nell'animo...
Tanto di cappello a Stefano Guidotti Icardi del CUS Torino |
Verso l'8° è già traguardo all'orizzonte...ultima rotatoria e poi nervi saldi nella lieve ma lunga salita finale. Qui recupero altre posizioni. Sfilo via alcune tra le top-donne e provo ad incrementare la velocità, modulando con saggezza l'acceleratore.
L'arrivo è sempre interminabile...poca gente stavolta ad accoglierci e poco tempo per capire cosa ho intorno a me. La maglietta rossa che puntavo è ormai presa e superata ma un'altra mini-sfida è pronta lì ad aspettarmi. Un 45/50 enne con passo meravigliosamente lanciato tenta l'assalto della mia posizione! Eh no..."mezzofondo veloce mode on!" e via sulle punte a spingere negli ultimi 100 metri finali di ghiaia e pubblico!
La sfida è vinta ed il crono (quello reale) si bloccherà su 37'36'' (3'45''/km), tempo che sancisce il nuovo personale ufficiale sulla distanza. Un filo di amarezza mi solca il volto, amarezza in parte cancellata da un sincero ed appassionato saluto del presidente del Turin Marathon pronto ad accogliere un po' tutti noi sulla linea del traguardo con sincere congratulazioni...
L'amarezza è per via di quel più veloce riscontro cronometrico ottenuto in allenamento (37'20'') e per quella voglia di fondo di fare sempre meglio...peccato!
Queste le medie prese ad ogni cartello:
1° 4'13''/km - no comment...20 secondi buttati ar vento!
2° 3'44''/km - riprendo subito il timone
3° 3'43''/km
4° 3'44''/km
5° 3'45''/km
6° 3'39''/km - finalmente apro manetta anche se troppo tardi. Mi sarei dovuto assestare prima.
7° 3'39''/km
8° 3'40''/km
9° 3'37''/km
10° 3'35''/km - delizioso finale...grande cuore in un tratto che vede una lieve ma lunga salita.
Totale 37'36'' Reale - 86° assoluto e 23° di categoria
Adesso è l'ora di riprendere gli specifici per preparare 800 e 1500. La Pista attende e le signore si sa, è meglio non farle aspettare troppo!
PS
Osservando la prima settimana post TuttaDritta preparata dal Mister non posso non sbellicarmi di risate leggendo il suo commento a fianco di un allenamento "1h (chianu, nu furmine cu tte arde! )". Ahahahaahah!!! Grande Lucià!
bravo paolo !! peccato davvero quel km 1...
RispondiEliminaGrand e corre come una freccia
RispondiEliminaGrand e corre come una freccia
RispondiEliminauna gara grandiosa dai, peccato solo per l'imbuto iniziale.. e le condizioni meteo di oggi!! Davvero limitative (odio l'umido e vento)..
RispondiEliminaMi sarei aspettato un 35 alto (o 36 basso se con falsa partenza, che a Torino si evita solo partendo nelle prime 3 file), non un 37 e un po'.
RispondiEliminafurmine....oltre le scarpe alleggerisci pure li capiddi, magari qualche secondino te lo tagli via. milano non da meno, solite griglie inquietanti incontrollate. cmq bravissimo.
RispondiEliminaEh ragazzuoli miei...come dice il buon Nicola, anch'io mi aspettavo un 36 alto (basso era impossibile) ma credo di aver fatto quasi il possibile. Diciamo che potevo fare di più ma un po' il 1°km, un po' la paura di "scoppiare", mi son svegliato tardi!
RispondiElimina@Emanuel ho sentito il solito casino di Milano...chissà perché non mi sorprende. Un mio amico mi ha riferito di gente che inkazzata è scesa dalle auto a fare voce grossa contro i partecipanti!!! Maronnnnn....
MEGLIO LA PISTA!!! :D
Bravo Paolo! Purtroppo il problema di queste manifestazioni è noto: grande partecipazione e tutti che vogliono aprtire davanti anche se corrono a 5'00''.
RispondiEliminaComplimenti davvero ... purtroppo il concetto di rispetto nelle griglie di partenza è pari a zero. Ma è poi così tanto difficile? -.-
RispondiEliminaRispecchia un pò la nostra cultura purtroppo a
RispondiEliminaAndrea. Io ho corso diverse volte in Svizzera, in molte gare non ci sono griglie ma dei cartelli con indicato il ritmo presutno di gara e tutti si mettevano al loro posto, poi poco alla volta il gruppo si compattava e si partiva. La corsa è democratica, ognuno ha diritto di partire dove meglio crede ma il buon senso dovrebbe prevalere. Soprattutto in quei capelli grigi che si mettono davanti, si girano e col sorriso sbilenco ti dicono mi raccomando non spingete. Io ho una mia tattica e in questi casi mi fanno passare quasi sempre davanti.