L'istigazione a non votare è un reato.
Il pubblico ufficiale, l'incaricato di un pubblico servizio, l'esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell'esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati o ad indurli all'astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000.
Qualsiasi siano le vostre idee (che di politica, a mio modo di vedere, non hanno nulla a che vedere con questo referendum),
ANDATE A VOTARE!!!
Io purtroppo non potrò esprimere un mio diritto perché avendo la residenza a Lecce, o scelgo di spararmi 1000 km ad andare e 1000 a tornare, oppure semplicemente non voto. Questa è la nostra GRANDE democrazia. Aggiungiamo poi che dovrò lavorare anche di domenica e capite bene come sia impossibile ed impensabile una mia molto desiderata partecipazione.
Nel 2011, nell'era dell'informazione e del cloud computing, mi sembra davvero di concezione MEDIEVALE il non dare possibilità a lavoratori e studenti fuori sede di poter esprimere un loro sacrosanto diritto!
SI VOTA IL 12 e 13 GIUGNO 2011
dalle ore 08:00 alle ore 22:00 di domenica e dalle ore 07:00 alle ore 15:00 di lunedì
Di seguito i quesiti (fonte: Agi.it):
QUESITO SULLA PRIVATIZZAZIONE DELLA GESTIONE DELL'ACQUA
Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica
"Volete Voi che sia abrogato l'art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e finanza la perequazione tributaria", convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall'art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia", e dall'art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea", convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale?"
L'abrogazione di questo articolo vieterà gli affidamenti di gestione del servizio idrico a società di capitali, concedendo tale gestione ad enti di diritto pubblico con la partecipazione di cittadini e comunità locali.
QUESITO SULLA REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO IN SERVIZI IDRICI
Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma.
"Volete Voi che sia abrogato il comma 1, dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito""
La parte che si vuol modificare con questo referendum riguarda il comma che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% senza collegamento a reinvestimenti per il miglioramento del servizio. Significa che le tariffe dell'acqua possono essere aumentate giustificandole con investimenti.
QUESITO SUL NUCLEARE
Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme.
"Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d): realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare."
Con questo quesito referendario si chiede l'abolizione di una parte del decreto legge ("disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge "con modificazioni" il 6 agosto dello stesso anno) che permette la costruzione e l'utilizzo di nuove centrali per l'energia atomica in Italia.
QUESITO SUL LEGITTIMO IMPEDIMENTO
Cancellazione della norma che permette il legittimo impedimento.
"Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonché l'articolo 2, della legge 7 aprile 2010 n. 51, recante Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?"
Il referendum chiede la cancellazione totale della legge che permette a premier e ministri di non presentarsi in udienza invocando il legittimo impedimento, ovvero l'impossibilità di presentarsi davanti ai giudici derivante da impegni istituzionali. In origine la norma consentiva al premier e ai ministri di autocertificare il proprio impedimento; dopo la sentenza della Consulta invece l'impedimento deve essere stabilito dal giudice.
Anche perchè è possibile votare all'estero e tu che sei qui non puoi... Inconcepibile.
RispondiEliminaTutta colpa del Califfo che ti allena per le distanze brevi ...se eri un vero long distance runner quei km (per una giustissima causa)si potevano anche fare :D
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