Peccato.
Stavo procedendo bene nonostante il tanto, tantissimo lavoro e conseguente stress e nonostante il gelo più assoluto che ci ha investito settimane fa. Avevo mantenuto il timone, ero uscito con ogni condizione meteo adattando allenamenti e modulando sforzi.
Ma allenarsi significa anche rischiare ed è quello che è successo ieri.
Giornata perfetta, temperatura abbondantemente sopra lo zero e buone sensazioni fisiche.
Venivo da una giornata lavorativa impegnativa, di quelle toste, dove si decide un po' una parte del proprio futuro.
Muscoli però pronti per la sera e riscaldamento che mi regala anche qualche goccia di sudore.
Allunghi perfetti, carrozzeria scintillante, motore rombante! Cosa volere di più?
Nervosamente aspetto il momento giusto per partire, sono sulla linea di partenza, intorno a me il solito paesaggio ma con meno neve.
Cammino su e giù e riempio i polmoni d'aria facendo salire il diaframma fino a quando ce n'è. Mi faccio anche il segno della croce come se potesse essere garanzia che tutto andrà bene.
Parto sicuro, le gambe spingono in accelerazione e le braccia agguantano aria a più non posso! Sono in breve sui 2'55''/km, in linea con quanto ho voglia di fare oggi! Questi 800 vanno corsi da uomo! Bisogna osare altrimenti si rimane al palo!
Volano via i primi 100 e i 200 dove cambia la respirazione. Dopo i 300 mi aspetta la curva a gomito verso destra, mi allargo, l'aggredisco ed esco morbido, senza chiudere.
Sono sui 400, le gambe pompano che è una bellezza, mi sento potente, mi sento bene ma alla fine arrivo ai 500...maledetti 500...
In piena spinta con la gamba sinistra tesa sento netto e forte, ripetuto in due attimi molto vicini tra loro, lo sfibrarsi del muscolo che generosamente lotta contro la gravità. Strack...strack...
E' indescrivibile a parole ragazzi.
Il dolore è acuto e penso immediatamente al ben più grave strappo. Ovviamente mi fermo in una smorfia di dolore. La posizione è quella classica di chi si infortuna, testa bassa e mani sulle ginocchia. La mano destra automaticamente massaggia la zona come se la sua carezza potesse dare conforto ma la pressione non restituisce altro che dolore.
Fine dei giochi è chiaro...si, perché ciò che fa più male è la consapevolezza di ciò che è appena accaduto e delle immediate conseguenze. Quella parola sintetica ma che significa tutto...STOP!
Tempo addietro mi stirai il femorale della gamba destra, parte superiore. Uno stiramento lieve considerando il dolore che provo adesso, probabilmente si trattò di contrattura. Ieri invece mi son certamente stirato il femorale della gamba sinistra, parte inferiore (cerchio rosso)! Insomma se non altro divido equamente la sfiga tra i due pistoni! :D
A questo punto c'è poco da fare. Corsa bandita fino al recupero (e la vedo lunga visto che ancora oggi zoppico vistosamente) e tanta palestra per il comparto superiore. Magra consolazione ma tranquilli, non mi arrendo! Ciò che non ci uccide ci rende più forti!
Mi spiace Paolo non ci voleva ...
RispondiEliminaPurtroppo sto vivendo anche io un periodo di lavoro veramente massacrante che non riesce a farmi recuperare ...
Il problema è proprio questo, il recupero ...
Io nell'allenamento di qualità intensiva settimana prendo sempre dopo gli allenamento gli aminoacidi ramificati, contrariamente mi accorgo che non RIESCO a recuperare...
vita troppo frenetica, cambi di temperatura repentini ....
forza e coraggio, un grosso in bocca al lupo!
P.S. anche io ho il femorale indolenzito, speriamo in bene :)
Pare che condividiamo passioni e infortuni. Buona guarigione e complimenti per il tuo "diario" online!
RispondiEliminaMi spiace Paolo...ora non forzare il recupero per non rischiare di ritrovarti con lo stesso problema più avanti...vai per gradi e poi di nuovo come un cavallo pazzo:-)
RispondiEliminaCiao caro.
Grazie ragazzi!
RispondiEliminaOggi va un po' meglio. Riesco "quasi" a camminare normalmente. Magari fra una settimana posso tentare di fare un buon lento per una graduale ripresa. Vediamo...
Siamo duri da buttare giù noi ;)!
oltre allo scarso recupero e al clima, incide anche la tua meccanica di corsa (passi lunghi e poco frequenti), lo sai.
RispondiEliminae quella curva a gomito 200m prima è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: hai dovuto allungare parecchio e bruscamente l'ampiezza del passo della gamba esterna, la sinistra.
luciano er califfo.
dannata lombardia che porta jelaaaaaaaaaaa........bastaaaaaaa me ne vado al sole!
RispondiEliminaemanuel
NOO mxxxa... :-(((
RispondiEliminatieni duro Paolo! e in bocca al lupo per il recupero e per il lavoro
Bella sfiga...
RispondiEliminaVabbè, guarda il lato positivo (sigh!): ti fai un po' di vacanza (ari-sigh!)
:(
leggo ora
RispondiEliminaproprio agli ultimi freddi...
forse con il clima di oggi non ti sarebbe successo, ma ti sento forte.
mi dispiace. speriamo che non sia tanto grave.
RispondiEliminaè sempre brutto leggere di un infortunio anche se non si conosce personalmente l'atleta..sono da poco rientrato da un periodo di stop e ti posso capire..ti auguro di trovare la serenità giusta che ti permetta di recuperare bene, l'unico umile consiglio è quello di non affidarti a terapie, unguenti e santoni, il tempo farà il suo corso. Mi sembra di capire che ti dedicherai ad altra attività che non coinvolga direttamente la parte lesa, ottima decisione..tieni duro..
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