Tante cose da dire e pochissimo tempo per farlo!!! Proverò ad andare "a braccio", almeno per aggiornarvi su quello che sto combinando in questi giorni!
Partiamo col dire che la sesta settimana di allenamento è stata un delirio assoluto...causa lavoro ovviamente!
Perdo una marea di allenamenti mantenendo le braccia conserte (sportivamente parlando) per i primi 4 giorni della settimana. Solo venerdì riesco a ritrovare ossigeno ed oso fare quello che non avrei dovuto fare...parlo della qualità dopo i giorni di fermo!
Sapevo sarebbe stato un rischio e dopotutto ho fatto di tutto per evitare ogni possibile problema, partendo da un riscaldamento accurato e finendo con un accuratezza nei ritmi esemplare. Niente da fare purtroppo perché la Signora Sfiga è sempre dietro l'angolo pronta a punirti. Ecco allora che all'ultima accelerazione sui 30 metri sento una fitta al femorale destro, lo stesso infortunato tempo or sono. Brutti ricordi e pensieri mi attraversano in quel frangente ma l'allenamento è comunque concluso seppur la soglia Defcom viene doverosamente alzata di un livello.
Questo il lavoro eseguito:
4x30 massimali in 4''18, 4''60, 4''48, 4''50 con rec. 2'
recupero 4' e parto per il lavoro duro:
fef 100: 15''02 (non prendo gli intertempi)
fef 200: 6''58 + 17''02 + 7''40 = 31''
fef 300: 9''62 + 27''35 + 11''75 = 48''72
fef 400: 15''53 + 36''85 + 15''85 = 68''23
Poi i 4x30 sub massimali in 4''50, 4''78, 4''85, 4''80 con rec.1'. Infine 2x10 di balzi.
Segue sabato e domenica dove correrò solo un lento (medio saltato per assenza di energie e legnosità delle gambe paurosa, in particolare i tibiali) per poi affrontare con buon piglio ed un po' inaspettatamente il lunedì nel quale mi faccio una bella sgroppata di 18km a 4'35''/km in apparente serenità.
Ed arriviamo ad oggi. Giornata dei fef lunghi. Tutto sembrava girare per il meglio, o quasi. Il femorale non appariva troppo incazzato e lo stretching non mi dava grosse noie. Ero così fiducioso che completo qualche ora prima anche l'iscrizione alla prima gara del Trofeo Monga che si terrà domenica prossima a Pioltello (in un'atmosfera che presumibilmente avrà dell'incredibile...sono previsti -6°C percepiti!!!).
Insomma parto per il primo fef di 2400 metri che completo in maniera perfetta!! 3'29'' + 4'10'' + 3'31''.
Poi il patatrack! Parto per il secondo fef di 1600 metri. Primi 400 forti a 3'10''. Sono alla curva a gomito. Mi allargo un pochetto per poi stringere. Perdo qualcosa in velocità. Curva in uscita. Ricomincio ad accelerare. ZAC. Netta seppur non forte la fitta al femorale. Mollo subito l'acceleratore e metto in folle percependo una sensazione di muscolo "più gonfio" e meno rilassato del sinistro.
Faccio due passi camminando e poi riprendo con la corsa lenta. L'allenamento è però abortito...
Adesso che vi sto scrivendo (ieri sera) non ho forti dolori anche perché ho voluto interrompere alla prima avvisaglia. L'imperativo di questo inverno è infatti: usare la testa! Cosa che non ho fatto il giorno che ho voluto ricominciare con la qualità...ma speravo/pensavo di farla franca e portare a casa un buon bottino. Arnica a manetta e tanta pazienza, non c'è altro da fare adesso.
Si, pazienza perché mica di solo femorale sto perendo!
Si, pazienza perché mica di solo femorale sto perendo!
Un nuovo subdolo dolore si è affacciato lento ma inesorabile da qualche settimana a questa parte. Pensavo fossero le A3 scariche (prontamente cambiate) invece sembra di no.
Parlo di un'infiammazione del tendine flessore dell'alluce sx. Stasera (ieri sera) mi sono accorto che la zona tra l'alluce ed il secondo dito è lievemente gonfia. Proprio accanto al tendine flessore. Toccando la zona provo forte dolore. Il brutto è che ho grosse noie in spinta, tanto che mi capita di forzare la rotazione verso l'esterno del piede, proprio per "alleggerire" lo sforzo sulla zona dell'alluce.
Anche in questo caso arnica, ghiaccio (stasera lo metto) e pazienza.
Una cosa mi sembra chiara. Il nostro corpo subisce stimoli e stress continui durante l'allenamento. Quanti di voi non hanno avuto noie alle caviglie e ginocchia i primi tempi??? A tre anni da un quasi costante allenamento quel tipo di dolori sono solo un ricordo per quanto mi riguarda...questo perché in un certo senso tutto si è modificato per sopportare i nuovi stress, tutto si è potenziato.
Le caviglie sono diverse, le ginocchia pure, tutto adesso è progettato per resistere a stimoli più forti.
La difficoltà nell'allenarsi (e nell'allenare) sta dopotutto proprio nel conoscere i giusti tempi per far si che lo stimolo allenante sia esattamente quello necessario al miglioramento...le giuste combinazioni tra qualità e rigenerazione per far si che l'infortunio sia il più possibile un miraggio.
Passando al mezzofondo veloce sto sbattendo contro dei miei "limiti strutturali". Devo vincerli con pazienza, intelligenza e duro lavoro. Corro più sulle punte (ed ecco l'infiammazione tendinea) e raggiungo velocità maggiori in minor tempo (noie ai femorali).
Riguardo la bionicità della foto, beh....se avete la fortuna di avere al vostro fianco una splendida donna che ne capisce a pacchi di corsa e che soprattutto ne è malata come voi, potreste un giorno ricevere come regalo uno splendido intimo della x-bionic!!!
Signori ho conosciuto il caldo e l'equilibrio termico nella nebbia gelida di questa Milano natalizia. Con una temperatura esterna di circa 5/6 °C ho mantenuto perfettamente temperatura uscendo semplicemente con la suddetta maglia intima e SOLO una giacchetta antivento/umido di sopra... Da commuoversi!!!
Di contro i prodotti della x-bionic costano un mutuo...mutuo che però vorrei accendere per comprarmi i pantaloni termici e completare così il...completo! :D Avere un buon equilibrio termico alle gambe probabilmente mi terrà un pochetto più lontano dai possibili futuri infortuni.
Adesso cerchiamo di recuperare gli acciacchi perché il cross si avvicina. Domani prevedo un bel acquisto di scarpe chiodate dal buon Koala con test successivo al parco Lambro. Poi ancora qualche giorno e via nel CALDO Salento dove tra le altre cose potrò testare le scarpe in pista!!!
Una cosa mi sembra chiara. Il nostro corpo subisce stimoli e stress continui durante l'allenamento. Quanti di voi non hanno avuto noie alle caviglie e ginocchia i primi tempi??? A tre anni da un quasi costante allenamento quel tipo di dolori sono solo un ricordo per quanto mi riguarda...questo perché in un certo senso tutto si è modificato per sopportare i nuovi stress, tutto si è potenziato.
Le caviglie sono diverse, le ginocchia pure, tutto adesso è progettato per resistere a stimoli più forti.
La difficoltà nell'allenarsi (e nell'allenare) sta dopotutto proprio nel conoscere i giusti tempi per far si che lo stimolo allenante sia esattamente quello necessario al miglioramento...le giuste combinazioni tra qualità e rigenerazione per far si che l'infortunio sia il più possibile un miraggio.
Passando al mezzofondo veloce sto sbattendo contro dei miei "limiti strutturali". Devo vincerli con pazienza, intelligenza e duro lavoro. Corro più sulle punte (ed ecco l'infiammazione tendinea) e raggiungo velocità maggiori in minor tempo (noie ai femorali).
Riguardo la bionicità della foto, beh....se avete la fortuna di avere al vostro fianco una splendida donna che ne capisce a pacchi di corsa e che soprattutto ne è malata come voi, potreste un giorno ricevere come regalo uno splendido intimo della x-bionic!!!
Signori ho conosciuto il caldo e l'equilibrio termico nella nebbia gelida di questa Milano natalizia. Con una temperatura esterna di circa 5/6 °C ho mantenuto perfettamente temperatura uscendo semplicemente con la suddetta maglia intima e SOLO una giacchetta antivento/umido di sopra... Da commuoversi!!!
Di contro i prodotti della x-bionic costano un mutuo...mutuo che però vorrei accendere per comprarmi i pantaloni termici e completare così il...completo! :D Avere un buon equilibrio termico alle gambe probabilmente mi terrà un pochetto più lontano dai possibili futuri infortuni.
Adesso cerchiamo di recuperare gli acciacchi perché il cross si avvicina. Domani prevedo un bel acquisto di scarpe chiodate dal buon Koala con test successivo al parco Lambro. Poi ancora qualche giorno e via nel CALDO Salento dove tra le altre cose potrò testare le scarpe in pista!!!
Alla fine volere, potere è la chiave di tutto.
RispondiEliminaLa motivazione (quando è autentica) ci abitua a sopportare il disaggio, ad accettare la fatica e così siamo sempre vicino al precipizio.
Come hai fatto tu, l'importante è rendersene conto e fermarsi prima.
Buone corse.
difficoltà e doloretti... collezione autunno-inverno.
RispondiEliminaluciano er califfo.
oooh ma chi è che ti allena????? Charlie Luc Francis?????
RispondiEliminail nostro vero pèroblema è il tempo! lui corre e nn si ferma mai, noi invece dobbiamo farlo...altrimenti sovrallenamento...eheheh...infortuni ehehe
ciao Emanuel