Bisogna darci una bella pensata questo è certo. La domanda non è delle più complesse ma la risposta può non essere una soltanto e sopratutto ognuno ne ha la sua personalissima interpretazione. Insomma la faccio breve, cosa diavolo ci spinge a voler fare sempre di più? Parlo della corsa naturalmente...
Perché ci poniamo sempre nuovi limiti e perché nel mio caso specifico non riesco a "controllare" gli allenamenti veloci?
Ormai corro con più serietà da abbastanza tempo da non potermene uscire e cavare con la semplice inesperienza! Eh no, quella un pochetto ce l'ho. Allora perché c'è questa oscura, selvaggia ed animale forza che prevale sulla ragione e che mi spinge a chiedere sempre di più alle mie gambe?
Eppure di "guai" me ne sono capitati, anche di quelli etichettabili con il mitico "ti servirà da lezione". A cosa mi è servito infatti un mese e mezzo di fermo per lo stiramento al bicipite femorale sinistro secondo voi? A ripropormi immediatamente con un'altra contrattura! Si capisce! Ed allora al diavolo me e massimo rispetto per gli atleti veri, quelli che con metodo e tenacia riescono a tenere a bada "la bestia" scatenandola poi solamente quando serve. Quando più conta!
Difficile domare l'istinto ma forse è qui più che mai la differenza tra amatore e professionista.
Detto questo veniamo agli allenamenti. Come avrete facilmente intuito mi sono procurato l'ormai ennesima contrattura...fortunatamente "controllata" nel senso che ho limitato i danni al massimo, curandola con riposo, muscoril e lievissimo stretching. Tutto sommato ne esco bene perché da tabella ho slittato gli allenamenti di un solo giorno in quanto oggi ho recuperato il lungo del lunedì senza troppa difficoltà.
Alla base di questi infortuni, oltre a quanto detto in apertura di post, c'è da aggiungere il mio non proprio perfetto stile di corsa che essendo un po' "seduto" e con falcata ampia, sfianca maggiormente i femorali costretti ad un super lavoro favorendo i polpacci che rimangono belli freschi e seduti a guardare.
Il giorno del giudizio (sabato) avevo un 2x1500 + 2x1000 + salite. I ritmi da tenere sulle due distanze erano rispettivamente i ritmi gara dei 5mila e dei 3mila. Cosa mi vado ad inventare io?? Questo:
risc. 5K a 4'49''/km
1500 in 5'20'' (3'33''/km) rec. 2' [lunga discesa iniziale e ripida salita finale]
1500 in 5'19'' (3'33''/km) rec. 2' [contrario]
920m a 3'15''/km [solo lunga discesa]
Ad 80 metri dal termine mi fermo perché sento contrarsi il muscolo femorale sx...conosco fin troppo bene quello che sta accadendo. Ed ovviamente sta accadendo dico io!
Come posso pensare di tirare i 1500 a 3'33'' se sui 5K bene che mi va tengo i 3'40''??
Il motore spinge di bestia ma la carrozzeria non è pronta per simili sforzi...come ME lo devo dire??
Annullato il secondo mille e le salite mi devo smazzare ancora i 5K di ritorno che corro non proprio in allegria a 5'30''/km per evitare di peggiorare la situazione ma anche perché aumentando avrei fatto danno.
I postumi parlano chiaro. Zona lievemente gonfia, parlo dell'attaccatura del femorale al tendine, dietro il ginocchio lato esterno, dolore alla palpazione ed ovviamente in allungamento.
Riposo domenica e lunedì applicando Muscoril 3 volte al dì ed arrivo ad oggi in condizioni se non altro decenti. Zona ancora un pochetto gonfia ma dolore quasi sparito del tutto e stretching completo senza fastidi.
Con la voglia quindi di non mollare e con la speranza che tutto possa svanire come un brutto sogno, riprendo da dove avevo lasciato, il lungo del lunedì, che corro alla Pellerina (parco meravigliosamente wild) e che chiudo in buone condizioni fisiche:
15,3km in 1h11', media di 4'38''/km
Lungo per altro corso interamente con un differente passo. Mi sono (s)forzato infatti ad aumentarne la frequenza riducendo di conseguenza l'ampiezza. Gran lavorio per i tibiali ma rilassatezza per i femorali, almeno per i primi 10K...verso la fine probabilmente ho perso lucidità e controllo del passo.
Ora bisogna essere VERAMENTE prudenti. Sono su un filo di lana...l'eventuale prossimo passo falso ho paura mi possa costare molto molto caro! Come si dice, a buon intenditor...
Innanzitutto buona guarigione!
RispondiEliminaPer quanto riguarda la voglia indomabile di correre, mi son fatto una teoria, non originale, ma dedotta da diverse letture ed esperienza personale.
Come tutti gli animali siamo "programmati" per provare soddisfazione per le attività che portano vantaggio evolutivo. In questa epoca in cui non dobbiamo rincorrere le lepri per mangiare e non dobbiamo scappare da tirannosauri, l'istinto "fisico" trova applicazione nello sport.Insomma, per come la vedo io, corro perchè l'evoluzione mi ha progettato per farlo, sempre più forte e sempre più a lungo. Anche questo è istinto alla sopravvivenza.
abro,
RispondiEliminaconcordo. peró come spiegare evolutivamente il piacere delle donne nell´accumulare centinaia di paia di scarpe???
luciano er califfo.
Magari si è insinuato un gene di un millepiedi!
Eliminami fa piacere che tu abbia scoperto la Pellerina, a me piace molto, in quel parco si può praticamente programmare qualsiasi tipo di allenamento, dalle ripetute alle salite, dal medio al lungo, non fosse altro che per arrivarci tocca convivere con un pò di traffico urbano, sarebbe perfetto ;-)
RispondiEliminaspero di poter programmare con te qualche allenamento dato che sono di "zona".
buon recupero!