La Natura è qualcosa di incredibile...
Questa settimana è iniziata sottotono dal punto di vista dell'umore. Sarà stato il cattivo tempo, saranno stati alcuni pensieri riguardanti il lavoro, fatto sta che una certa sensazione di intorpidimento mista a stanchezza generale (mentale!) sembravano non volermi mollare.
L'apice l'ho raggiunto oggi ma fortunatamente mi toccava recuperare l'allenamento saltato ieri a causa delle forti piogge.
Appena sceso in strada il fresco venticello e l'aria carica di pioggia mi destano improvvisamente dal torpore al quale mi ero lasciato andare. I primi passi arrivano veloci ed in men che non si dica tutto assume un diverso significato...i colori della città sembrano più vivi e l'aria che fluisce copiosa nei polmoni rappresenta un piacevole risveglio per l'organismo.
La playlist è dei REM, non potevo scegliere di meglio per oggi...
Sono nel parco adesso, sento i miei passi ed il loro "ciaf ciaf" provocato dal contatto con le tante pozzanghere... Il parco sembra essere stato attraversato da una tempesta, tutto è in disordine...foglie e terra e acqua si mescolano in un caos che però ha un che di razionale, di giusto, di perfetto.
Violenti piogge, già...il parco non sembra preoccuparsene, anzi, sembra quasi sorridere adesso. L'odore nell'aria è speciale poi, profuma di erba bagnata, di cortecce umide...è come carica di vita!
Arrivo a sua maestà il Lambro...spettacolare, oserei dire sublime, nella sua forza e nella sua vivacità. Gonfio di acqua ridisegna come un pittore l'intero letto nel quale riposa, creando nuove sponde e facendone scomparire molte altre. L'asfalto delle strade che osavano lambirlo, oggi non c'è più...un metro direi ad occhio, di tanto si è "alzato" il Re. Il moto delle sue acque ha un che di rabbioso. Gli archi dei ponti sono quasi del tutto spariti e gli argini in molti punti hanno ceduto. E' meraviglioso vedere tanta forza a due passi da te...dentro di me gli dico "vai così! Cancella le ferite che ti hanno procurato, fai vedere la tua forza!"...
Basterebbe un suo cenno, altri 10, 15cm e tutto intorno sarebbe caos...come una forte e grande spugna che cancella una lavagna scarabocchiata senza senso.
Il cielo nel frattempo sembra voler concedere una tregua e così, si squarcia, mostrando un cielo azzurro limpidissimo...il sole, dietro i nuvoloni carichi di pioggia, dona un'atmosfera e dei colori magici...le pozzanghere restituiscono questa magia a chi ha il piacere di osservarle, anche solo di sfuggita, anche correndo come un runner...
Più passano i minuti e meno mi sento stanco ma adesso è ora di tornare a casa...un ultimo sguardo al Re mentre attraverso l'esile ponte ed un pensiero mi passa chiaro nella mente...la Natura è qualcosa di incredibile!
Grazie per il racconto, molto bello!
RispondiEliminaOrmai sei milanese al cento per cento ... diventa dell'inter
RispondiEliminaGrazie a te per il comment Vale..
RispondiEliminaJanco, scordatelo! Sono e rimarrò sempre salentino :D
Anche qui a Torino il Pò è venuto a trovarci al Valentino...
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