Ed eccomi finalmente seduto a raccontarvi questa bella giornata vissuta nelle campagne di Treviglio, bel paesino della Bergamasca che ha accolto la seconda tappa del Trofeo Monga.
Arriviamo in stazione con un treno "sgarrupato" che manca ancora 1 ora e mezza alla partenza della mia batteria, ragion per cui un pit-stop al primo bar avvistabile ad occhio nudo, ci pare obbligatoria!
Dopo una fugace colazione ci mettiamo in marcia armati di gps e senso d'orientamento. Neanche pochi metri che veniamo affiancati da un'auto...finestrino che si abbassa e conseguente richiesta di informazioni che arriva puntuale (da leggere questa con accento bergamasco!): "Scusate, per il Roccolooo??". Ed io, "terronicamente" pensando che un passaggio era ormai alla facile portata, sbotto con fare sicuro: "Eh, ci stiamo andando anche noi, guardi qui sul gps (e mi infilo in auto con mezzo busto dal finestrino), deve andare in fondo e poi all'incrocio a sinistra.". Dico, a questo punto è fatta. Sa che dobbiamo andare lì, abbiamo un gps in mano, ho dimostrato cordialità, vuoi che non ci chieda se desideriamo un passaggio????
Infatti...ringrazia (ma neanche troppo), chiude il finestrino (dopo che precauzionalmente avevo sfilato la mia metà superiore) e se ne va... naaaaaaa!!! Ok, lo aspetto in vacanza nel Salento...prima o poi dovrà venire eh eh!!! :D
Poco male, ci dividono solo 2km dal parco e la strada (via del Bosco) si rivela una simpatica stradina di campagna, con poche macchine e tanti podisti in riscaldamento. Dopo pochi metri percorsi è anche udibile il sobrio "TUNZ TUNZ" che precede ogni manifestazione podistica che si rispetti!! Perfetto, ci siamo, la direzione è giusta!!
In loco, procedo con i consueti preparativi pre-gara, come il riscaldamento, lo stretching, la visita alle ceramiche (la chiave di volta di ogni gara) ed infine la ferratura! Chiodi da 9.5mm anche questa volta per un grip che si rispetti! Cribbio!
Ci siamo, sono allineato sulla griglia di partenza. La mia serie comprende i cavalli più pregiati, ovunque giri lo sguardo incroci quadricipiti che scoppiano e polpacci marmorei. Ammazza penso, ma che se magnano questi?? :D
Ok, basta fare del facile umorismo, è il momento! 3...2...1...partiti signori!!!
Schizzo in avanti cercando di prendere una buona posizione per la prima curva a destra evitando il rischio di rimanere imbottigliato nelle retrovie. Fango che si alza, scarpe che affondano, braccia che mulinano a dovere... Sembriamo una mandria impazzita che fugge dall'allevamento!!! Muuuuuuuu!!!
Si schivano paletti, si tagliano curve, si recupera l'equilibrio...è un caos pazzesco! Dopo 800 metri è visibile un terrapieno. La foto a dx di Nicola ne è testimone (thanks!!!) e mi ritrae qualche istante prima del salto verso l'ignoto! Da notare l'atleta che mi precede che pare proprio spiccare il volo!
Solo due tavole a facilitare lo scollinamento ma....rotte!!! I bisonti della precedente batteria devono esserci andati pesanti...ok...sguardo lucido, saltello leggiadro, piede che si conficca nella terra e su a spingere per sollevare l'intero corpo oltre l'ostacolo...è fatta, sono sopra!
Immediatamente una chicane, sinistra destra con paletto ad altezza gioielli di famiglia che se lo eviti è meglio!
Solo due tavole a facilitare lo scollinamento ma....rotte!!! I bisonti della precedente batteria devono esserci andati pesanti...ok...sguardo lucido, saltello leggiadro, piede che si conficca nella terra e su a spingere per sollevare l'intero corpo oltre l'ostacolo...è fatta, sono sopra!
Immediatamente una chicane, sinistra destra con paletto ad altezza gioielli di famiglia che se lo eviti è meglio!
Cacchio, sto andando veloce mi sa, in fondo vedo una curva ad U e mi sembra di essere molto vicino ai primi...mmm strano ma che?!?!? AHHHHH, sto andando a 3'30''/km!!!! Ok, sono fregato...
Le spie del quadro si accendono che neanche Natale , il passo rallenta, il fianco comincia a fare male! Insistere dannazione, non posso mollare anche se ho cannato la partenza! Il percorso è nervosissimo, in più tratti di petraia si alternano a tratti fangosi ed ancora a tratti super sconnessi. E' una guerra!!! Si sentono i chiodi mordere nervosi la pietra e la mandria sbuffare sempre di più in cerca della libertà. Sei quasi costretto a correre!
Dopo il primo pazzesco km chiuso a 3'33'' il secondo km lo chiudo a 3'49'', magari riuscire a mantenere questo passo. Ma nulla da fare, il dolore al fianco sale e sono costretto a cedere ancora qualcosa alla divinità raffigurante un fegato inkazzato! Passo vicino a Barbara alla quale mezzo sconfortato confesso: "mi fa male il fianco!!!". Il motore però non scende di giri e le gambe spingono a dovere anche in questo terzo km chiuso in 4'04''. Non fa niente ragazzo, oggi deve essere un buon medio, devo sviluppare forza e aerobia, devo ALLENARMI, devo SOPPORTARE.
In pieno mantra arrivo al mio battesimo. Signori, correre un cross significa soffrire, significa inzozzarsi fino al mento di fango, significa gomiti alti ed agonismo medievale, ma soprattutto significa sfracellarsi al suolo, perché solo in questo modo potrai, con umiltà e reverenza, dire: "Io ho corso una campestre!".
Il battesimo avviene in codesto modo: ricordate il terrapieno superato elegantemente km or sono??? Bene, a 'sto giro le tavole, già rotte, scompaiono, lasciando il posto ad un altrettanto elegante fosso con scollinata dalla pendenza alpina!
Mi faccio coraggio, ormai ci siamo, salto, il piede si infilzaaaaaaaaaaaanzi no! Perdo grip col piede destro, quello che avrebbe dovuto garantire totale appoggio, il sinistro tenta di fare qualcosa, il destro interviene nuovamente ma il baricentro è ormai all'altezza del mio mento e....PATACRASH!!! Crollo miseramente! Mi abbatto sul fianco destro come un albero segato che, raggiunto l'umido suolo, osserva la gara da un'ottica diversa!
Ok, il danno è fatto, rialzarsi e correre! Puntello la mano, impreco un pochino e via a riprendere posizione! Danni al motore sembra non essercene, solo qualche piccola escoriazione alla mano ed un po' di contusioni sparse sull'avambraccio destro. Carrozzeria ammaccata ma motore ok! Ottimo!
Qui avviene il miracolo, il dolore al fianco sparisce lasciando il posto ai doloretti della caduta. Sarà mica psicologicosomaticoochesoio?? Da qui fino all'arrivo sarà comunque uno stringere di denti notevole.
Paradossalmente la caduta mi riattiva anche l'anima e l'agonismo sopito dalla sofferenza. Ho voglia di finirla adesso questa gara, perché non sia mai che un cross possa piegarmi! Come dire?? Mi abbatto al suolo ma non mi spezzo! Quarto, quinto e sesto chilometro li corro a 4'13'', 4'04'' e 4'15''. Gli ultimi 300 metri decido di fare lo sborone e tiro fuori tutta la sana grinta da mezzofondista che mi ritrovo siglando un 3'30''/km in volata che fa sempre scena! :D
La battaglia di Treviglio ha finalmente conclusione, la classifica finale parla chiaro, 6,250km in 25'06'', media di 4'/km esatta. Ci può piacere dopotutto.
Foto di rito del fianco offeso durante il salto nell'oblio e meritato post-gara con thé caldo a ritemprare muscoli e membra!
Ovviamente immancabile il lavaggio delle scarpe a posteriori(e).
Cosa altro aggiungere ad una gara del genere?? I cross sono così...è l'essenza stessa della campestre soffrire e talvolta rischiare di farsi male. O la si ama o la si detesta... Per adesso devo dire di starmi divertendo un mondo!
Prossimo appuntamento a Pavia il 12 febbraio con la 4a tappa del Trofeo, la terza gara infatti è decisamente fuori portata trovandosi eccessivamente distante da Milano.
il cross mi attira tantissimo però mi fa anche paura per la facilità di infortunarsi... col tuo racconto ho un po' di paura in meno
RispondiEliminaCiao Paolo, i cross sono tremendi, tanto ti fanno soffrire quanto sono allenanti!!! non prendi mai un ritmo costante, ti sembra sempre di scoppiare....se non mi fossi infortunato a dicembre li avrei fatti tutti quelli della mia zona e cmq qualcuno lo farò ancora!!!!
RispondiEliminaContinua così che vai forte!!!
@Federico: Beh, sicuramente caviglie e ginocchia sono le più bombardate. Adesso che scrivo ho le caviglie indolenzite però è tutta salute, ciò che non ci rompe ci rende più forti! Poi paradossalmente più si va veloci e meno problemi di stabilità si hanno!
RispondiElimina@Luca: Vero...dopo 3K stavo pensando di ritirarmi tanto era la fatica!!! Però poi quando li concludi vorresti ricominciare eh eh!!!
ghepardo :)
RispondiEliminaChi non è mai volato in campestre non è un vero crossista!
RispondiEliminaGuardi troppo l'orologio... :-D ti spaventi dal ritmo... fai girare le gambe e osa!