Oggi non ho corso sull'asfalto, oggi ho corso su un tappeto morbido, un tappeto di foglie dai mille colori... alcune verdi, molte altre gialle, la maggior parte marroni.
Un trittico di colori che ha completamente ridisegnato il parco e le sue strade, rendendole uniformi con i prati, senza confini apparenti, soltanto natura a perdita d'occhio!
L'autunno comincia a fare sul serio ed un pensiero sicuramente va a quei poveri abitanti del Veneto, letteralmente annegati sotto metri di acqua. Corsi e ricorsi storici di un'Italia che stenta a parlare dei problemi reali e fa nulla per risolverli dilapidando le sue enormi risorse in specchi per le allodole preferendo l'apparenza alla serietà ed al rigore. Ed allora giù asfalto ed edilizia senza senso, vai con l'Expo, via col ponte sullo stretto, tonnellate di bitume a ricoprire prati, a modificare paesaggi che la natura ha sapientemente modellato in secoli di storia. E mentre questi GRANDI progetti partono i fiumi continuano a straripare, le ricchezze storiche si sbriciolano come a Pompei e i rifiuti continuano ad invadere le strade della Campania. Dopotutto piangere qualche morto o presenziare alle tragedie costa molto meno che affrontare la propria coscienza e rinnegare questo sporco e macabro gioco che va avanti da ormai troppo tempo.
Sulla mia destra la televisione è puntata su "in mezz'ora", ospite Bersani...il volume è su "mute", non mi interessa sentire le parole di questi piccoli uomini. Dietro di lui una bella libreria in legno massello piena di libri (intravedo una copertina lucida con scritto Giotto) davanti alla quale vedo una bella faccia rilassata e sorridente. Vedo facce sorridenti ovunque...i nostri politici sorridono, in tv, sui manifesti, nella nostra testa, parlano di libertà ma la intendono come libertà di andare a mignotte, libertà di dire quello che vogliono, di comportarsi come meglio credono, parlano di opposizione dura ma poi scendono a patti o cambiano bandiera neanche fosse la mutanda del giorno prima. Tutti sorridono e parlano una lingua strana, lontana dalla percezione della gente e mentre lo fanno dietro di loro piante bellissime, librerie imponenti, salotti di pregio.
Vedo una tv stupida e grottesca che distoglie lo sguardo da ciò che è importante sapere. Svia la maggior parte della gente su argomenti inutili quando si dovrebbe parlare di futuro, di energia, di nucleare e di eolico, del perché sia pericoloso l'uno o l'altro, delle alternative, di ciò che viene fatto nelle altre nazioni, si dovrebbe parlare di cultura, di scienza, di tecnologia, dovrebbe essere una tv non popolare ma intelligente!
Vedo ragazzi della mia età che al lavoro mi dicono: "tanto non cambierà nulla, che t'incazzi a fare?" e che però conoscono a memoria quanto successo nella casa del grande fratello il giorno prima. Conosco gente che reputa leggere una perdita di tempo, una cosa inutile (mio Dio!) e che reputa il momento topico di una giornata lo starsene seduti in poltrona a vedersi una stramaledetta partita di calcio. Mi guardo intorno e vedo che sono circondato da una miriade di gente ormai senza palle, che non vuole più rischiare nulla e che ha paura di alzare la voce anche se piegata a novanta gradi. Vedo negli occhi di molti ragazzi trentenni rassegnazione e sconforto.
Vedo ragazzi della mia età che al lavoro mi dicono: "tanto non cambierà nulla, che t'incazzi a fare?" e che però conoscono a memoria quanto successo nella casa del grande fratello il giorno prima. Conosco gente che reputa leggere una perdita di tempo, una cosa inutile (mio Dio!) e che reputa il momento topico di una giornata lo starsene seduti in poltrona a vedersi una stramaledetta partita di calcio. Mi guardo intorno e vedo che sono circondato da una miriade di gente ormai senza palle, che non vuole più rischiare nulla e che ha paura di alzare la voce anche se piegata a novanta gradi. Vedo negli occhi di molti ragazzi trentenni rassegnazione e sconforto.
Correre oggi è stato emozionante, respirare l'aria carica di umidità, osservare il Re, gonfio e minaccioso mentre scorre veloce sotto il ponte, essere accarezzato dalle foglie ingiallite ormai sconfitte dalla gravità...tutto questo aveva un che di magico che difficilmente può essere raccontato.
La natura trovo abbia molto da insegnarci, il problema è che sembra non si abbia più il tempo di ascoltarla, di fermarsi a pensare, in queste città dal "presto che è tardi!".
Durante lo stretching le solite parole: "caspita, sei costante eh??" seguite ovviamente da un "io solo a vederti mi stanco!" o dall'immancabile "con questo freddo??". Eliminando freddo e caldo, piogge e venti, per questa gente lo sforzo fisico si concentrerebbe in 10 - 15 giorni all'anno! Sembra che nessuno voglia più faticare o stancarsi o sudare...
Difficile far capire che la natura ha da insegnarci la vita stessa. Ci insegna la bellezza, con i suoi paesaggi, con i suoi colori ed i suoi profumi, ci insegna l'equilibrio con la sua sapiente distribuzione di verde e roccia e flora e fauna e ci insegna la forza devastante che occorre usare quando questo equilibrio viene meno. La natura sa riprendersi quello che le è stato tolto e lo sa fare senza mezzi termini, cancellando le brutture dell'uomo e ridisegnando a suo piacimento i paesaggi stuprati dalla cementificazione in nome di un progresso becero e senza senso.
La natura in poche parole non si arrende, non dice "tanto non cambierà nulla", non si rassegna e non si sconforta di fronte ai soprusi e di fronte alle ingiustizie. Noi a pensarci bene siamo figli di quella natura che troppo spesso rinneghiamo e dimentichiamo. E pensare che basterebbe solo aprire gli occhi e raddrizzare la schiena per fare cambiare tante cose.
belle parole Paolo, non sai quanto le condivida. Consoliamoci con il fatto che almeno noi vediamo, sentiamo, andiamo oltre quella patina indecorosa che ci offrono quotidianamente. E consoliamoci sapendo che tanti altri la pensano come noi. Spero.
RispondiEliminai veneti alluvionati ringrazino soprattutto gli americani della base dal molin e i loro referenti politici (in primis la lega).
RispondiEliminaluciano er califfo.
se guardassimo alla natura saremmo più semplici: capiremmo di poter fare a meno dell'effimero che ci propinano....
RispondiEliminanel padovano ci sono ancora paesi sotto l'acqua! ma alla tv nazionale non fanno vedere nulla ... è incredibile!
RispondiEliminacaro Paolo, come le tue, anche le mie sensazioni stamane sono state uniche, dopo una nottata di lavoro alle 7 al parco di monza galleggiavo sul fogliame, per me vero doping, il paesaggio che si apre ai miei occhi prati a perdita d'occhio e viali alberati dai mille colori autunnali...siamo fortunati, poveraccio chi nn apprezza e ignora tutto ciò!
RispondiEliminaemanuel
E' che la corsa rende CONSAPEVOLI. Questa è una delle sue più grandi virtù.
RispondiEliminatosto,
RispondiEliminadev'essere perchè i media sono dominati dai comunisti...
er califfo.