Che cross ragazzi!!! Che sarebbe stata dura lo iniziavo a percepire dai commenti e video delle passate edizioni ed anche dalle condizioni meteo "simpatiche" delle ultime ore. Però un cross come questo mi mancava veramente! Vuoi per la lunghezza (7,5km secondo gps), vuoi per l'alternanza di tratti tecnici con difficili curve ad U a saliscendi impegnativi a spezzare il ritmo, vuoi per il fango a volontà sulla totalità del percorso, vuoi per la splendida organizzazione in un contesto "cittadino"... insomma tutti questi ingredienti hanno fatto si che questo 29° Cross della Pellerina mi trasmettesse l'essenza vera della gara invernale, quella fatta di freddo, fango e tanto tanto impegno muscolare!
Io e Barby partiamo intorno alle 10, io con i miei dubbi circa la tenuta delle tibie, lei con i dubbi circa la tenuta delle pile nella macchina fotografica (...gli smartphone santi subito!).
Prendiamo il 71 (che per una strana coincidenza planetaria passa in orario) e, imboccato corso Monte Grappa ci dirigiamo dritti dritti verso il luogo della battaglia, il bello ed a tratti selvaggio Parco Mario Carrara o per i più, semplicemente della Pellerina.
Raggiunta la zona di gara ho finalmente la buona sorpresa di trovare addirittura un gazebo dedicato alla società, dove poter effettuare il cambio abiti e lasciare la borsa in una quasi totale sicurezza...potenza dei gruppi sportivi numerosi! Oggi per la cronaca eravamo circa una 30ina di Base runners!
Nemmeno mi cambio che ecco che ti becco il buon Franchino (e fin qui mi sembra ovvio) ma anche il tri-iron-pazzo Pietro! :D
Foto evangelica (Pietro e Paolo) col ragazzo che sogna il "ferro da stiro" e poi via a riscaldarmi tra le fresche frasche con ai miei piedi le nuovissime Waffle XC 10 che ai primi passi, vi dirò, sembrano un pochetto scomode! Direte voi...attaccati adesso!
Riscaldamento non eccellente ma quanto basta per riportare in temperatura buona parte del corpo e funzioni biologiche espletate per forza di cose all'ombra di un bel tronco in una radura poco lontana trasformata, per esigenze di gara, nella toilette maschile...
Ci siamo finalmente! Dietro la linea di traguardo si raggruppano gli atleti della mia categoria, la SM, roba tosta, speriamo di non sfigurare troppo e di contenere le perdite! Obiettivo: "salviamo la pelle"!
Intanto la mia bella con gli scarponi nella neve sembra indecisa sul soggetto da fotografare (le alternative erano me stesso ed un cagnolino "in borsetta"...vi lascio immaginare chi abbia avuto più foto!). In piena crisi zoofila la macchina fotografica di cui sopra decide di mollare, arrendendosi al gelo della mattinata torinese! Fortuna vuole che l'onnipresente smartphone farà da ruota di scorta con onore!
BANG! Per poco divento sordo considerato che il fuciliere era ad una spanna di distanza dalla mia "recchia" ma l'atleta consumatissimo che è in me, sentito lo sparo, inizia a correre! A prescindere s'intende...un po' come un bracco italiano durante la battuta di caccia...l'importante è seguire le prede davanti! :D
Primi passi veloci, ci si fa tirare dal gruppone davanti che leggero affonda le zampe nel fangoso terreno alzando un po' di tutto...per il primo pezzo si fa una sorta di avanti/indietro per recuperare qualche centinaio di metri nella distanza totale.
Prima curva a gomito, spintoni, urla e via di nuovo sul rettilineo a cercare la zona meno scivolosa ma nello stesso tempo non troppo distante da quella linea ideale che tutti percorrono in religiosa processione.
Le mie paure circa la scomodità delle scarpe scompaiono dopo i primi metri, l'affondo è preciso, la tenuta è ottima anche nelle fangose curve ad U e il fastidio che provavo nella zona mediana scompare improvvisamente. Allo stesso modo scompaiono i miei dubbi sulla tenuta delle tibie! Sarà stato il freddo, sarà stato lo stretching ed il terreno morbido, fatto sta che non sento uno, dico un solo fastidio, provenire da quella zona.
Insomma il quadro generale è buono, adesso me la posso giocare ai limiti delle mie possibilità.
I cross sono una gara a parte. Non si può dire "adesso rallento"...i cross si corrono a manetta, cattivi nell'entrata col terreno e con buono agonismo, sempre! Troppo difficile il terreno per pensare di farsi "una passeggiata" di salute. Quindi o si molla per varie ed eventuali, oppure si rimane lì, a puntare l'avversario che ti sta davanti, a stringere i denti durante le salite, quando senti che i chiodi sono belli piantati nel terreno e tutto quello che devi fare e spingere coi muscoli, a lanciarsi nelle discese senza paura perché cadere fa parte del grande gioco delle campestri e un po' di fango in più sui vestiti è solo onore che riveste l'atleta!

Continui saliscendi, così era composta buona parte del percorso. Il ritmo viene ammazzato più e più volte, costringendo a cambiare assetto durante le impegnative salite, una in particolare eccezionale! Sentite qui! Salita media, curva morbida a sinistra con "strapiombo" sulla destra (quindi immaginatevi un micro sentiero da correre praticamente in fila indiana), poi curva a 100° sulla sx in salita ripida!!! Fantastico!! Al secondo giro assisto all'inevitabile, chi mi sta davanti perde grip e crolla inesorabile al suolo tra colorite imprecazioni...io lavoro di braccia perché le Waffle sembrano artigli nel terreno e vado via. Al termine della gara scambierò due chiacchiere col "caduto" e scoprirò che usava chiodi da 6mm contro i miei da 9.5mm. E poi c'è chi dice che la lunghezza non conta :D!
Torniamo a noi...ovviamente dopo una grande salita ci sta solitamente una discesa coi contro fiocchi...così è, e quindi giù a capicollo senza paura rischiando rotule, menischi e tutta l'attrezzatura! Insomma il 70% della gara è stato così, un massacro muscolare ma un divertimento come pochi!
Due i giri da percorrere per un totale sulla carta di 7.1km (7.5km secondo gps e 1.3km secondo la Questura :D :D :D).
Intorno al sesto chilometro, entro, ma non solo io, in una fase di catarsi sportiva nella quale, forse complice un rettilineo in piano, io e i miei avversari prendiamo davvero un buon ritmo con respirazione regolarissima e buon passo (circa 3'40''/km). Questa catarsi viene interrotta dalle ultime nervose salitelle assiepate di pubblico e dall'esplosione finale che mi vede vincere il duello in un testa a testa stupendo con gas aperto al 110%!!!
La mia espressione amichevole la dice tutta ah ah ah...ebbè un po' di cattiveria ce vo'!
Cross della Pellerina chiuso in 29'20'' alla media circa di 3'55''/km. Stessa media del cross salentino di dicembre ma tecnicamente questo era diverse spanne sopra! Quindi possiamo tirare le somme dicendo che la forma nonostante tutto migliora! Daje Paolo...
Un 76° posto nella mia batteria su 187 che non vuol dire altro se non: "LAVORARE!!!". Di pagnotte bisogna mangiarne ancora...e tante!
Forse, dico forse, potrei pensare di addentarne una nel prossimo cross di Trofarello...vediamo!
Brau Paolin! Piacere di averti/vi rivisto! Cross duro, cambi direzione, pendenze, fondo difficile... ti sei difeso alla grandissima! Avresti potuto osare anche un 12 mm. in simili condizioni ma coi passaggi sul duro avresti rovinato subito i chiodi. A Trofarello c'è da divertirsi... tutto piatto ma tronchi e ponti in legno rendono tutto mooolto caratteristico!
RispondiEliminaCiao neh!
Ah ah ho visto le foto del cross di Trofarello!! Folle!!! Il troncone poi!
RispondiEliminaIeri comunque ci siamo difesi, tu volavi letteralmente, la foto che ti ha fatto Barby sembra presa dal manuale del podismo! Busto dritto, falcata ampissima...uno spettacolo!
Ciao neh! ;)
...eh più o meno... troppo buono!
RispondiEliminaCaro Paolo, mi chiamo Sabino, triathleta a tempo perso (quando gli acciacchi e l'eta' me lo consentono) ed e' stato divertente leggere il tuo resoconto. Anche perche' il pirla volato nel fango smoccolando coi chiodini da 5mm ero io... Quello nella tua foto, per intenderci. Ci vediamo alla prossima, con calzature piu' adeguate. A presto.
RispondiElimina@Sabino: Ahahah guarda con quei chiodi è già un miracolo quello che hai fatto!!! Io lo scorso anno in prov. di Milano mi catapultai a terra rovinosamente! E non c'erano salite!!! :D
RispondiEliminaNon si può dire di aver corso un cross senza essere caduti!
Io mi farò Trofarello il prox 3 febbraio, ci si vede lì?