Mamma mia che periodo!!! Aggiornare il blog è diventato pressoché impossibile a meno di congiunzioni astrali di un certo livello e importanza come pare sia avvenuta nella giornata di oggi dove un incastro interplanetario tra vita personale, lavoro, allenamenti e montagna mi regala finalmente quell'oretta notturna tutta per me ed i miei pensieri!
E dire che cose da raccontare ce ne sarebbero a iosa... come sempre tantissimi sono i pensieri dentro cui nuoto durante ogni allenamento e durante le lunghe escursioni in ambiente montano. Come ho detto in altre occasioni si tratta spesso di pensieri che trovano il loro vero significato solamente nel contesto in cui nascono perché vivono e si nutrono di quelle stesse emozioni che per preziosissimi attimi amplificano le nostre percezioni. Fuori da esse però evaporano miseramente nell'etere.
C'è però un pensiero, che rimasto incastrato tra le pieghe del tempo ho potuto raccogliere e portare a casa. Correvo il mio lungo costeggiando il grande fiume, solita fatica, solito andare e solita centrifuga di domande le cui risposte non le ricordo ovviamente già più.
Quel pensiero riguardava la più banale delle domande che uno sportivo si possa fare e cioè, perché cerco tutto questo? Perché spingo il fisico al suo limite, a cosa mi serve??
La risposta che la mia mente riuscì a generare in quel momento fu: il tempo...
In altre parole percepivo netto che quell'ostinare correre, quello sforzare i muscoli a resistere, lo utilizzavo con l'unico scopo di rallentare il tempo, quasi fossi con tutto il mio peso sopra una di quelle lancette che scandiscono i minuti nel tentativo di fermarla o per lo meno ostacolarla il più possibile...
Tempo che forse mi accorgo solo adesso essere troppo prezioso per essere sprecato nelle piccolezze del quotidiano, tempo che diventa stringente e vuoto nel caos della città dove compiamo sempre gli stessi meccanici gesti un numero infinito di volte senza nemmeno chiederci più il perché.
Tempo che al contrario si addensa incredibilmente riempiendosi di colore durante i lunghi allenamenti che permettono di sentire, vedere, annusare, faticare e sognare, sognare di avere altro tempo.
Tempo che poi cambia completamente di significato e natura immerso in altri contesti...
Insomma pare che questa vecchia carretta abbia di nuovo qualche valido obiettivo per darci dentro con forza! Sinceramente non aspettavo altro e nonostante avessi la netta percezione che quest'anno sarebbe stato diverso, beh toccare con mano il cambiamento è tutta altra cosa.
I prossimi appuntamenti parlano chiaro...
28 giugno 2015 - Trofeo Monte Chaberton 25.5km 2000 D+
06 settembre 2015 - Thabor Trail 30km 2600 D+
25 ottobre 2015 - Venice Marathon 42km
...e devo ancora studiarmi una tabella come si conviene! Fronte allenamenti comunque l'autonomia è salita a 26km a 4'20''/km senza particolari cedimenti strutturali ed una tiratina di 1h27 sulla distanza della mezza.
Bisogna insistere, aumentare la cilindrata sulla distanza della mezza e lavorare sulla forza a suon di Musinè! Qui o si fa la maratona o si muore! Daje!
Maratoneta... ottima idea!
RispondiEliminaossignur! skyrunner+trailer+maratoneta :-D
RispondiEliminapiù che il musine che va giusto bene per quando scenderai dallo chaberton io metterei anche il san giorgio che è molto corribile e col pietraborga fai dei bei anelli munta e cala.
Ahahah si, sto perdendo un po' la testa ma mi sto divertendo alla grande... e questo è per ora l'unico grande obiettivo!
RispondiEliminaMonte S.Giorgio dici...mmm segno!!! Grazie Frank!
Belli gli allenamenti, bello il programma, da goderselo tutto!
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