Nowherepensieri in quota...
Ormai questo blog sta diventando lentamente un mensile eppure qualche post, nelle settimane passate lo avevo anche imbastito. Pensieri per lo più scritti velocemente un po' per piacere personale un po' perché scrivere aiuta anche a pensare, a riflettere, per me è così, e se il finale non arriva alla platea internettiana non è poi questo grande problema... soprattutto per la platea!
Ma rivedo le foto della scorsa escursione e rimango interdetto perché vorrei dire qualcosa, vorrei riuscire a tirare fuori quei pensieri. Sensazioni, tante, che però si rivelano sempre sfuggenti e quando mi sembra di averle afferrate ecco che diventano impalpabili, perdono forma quasi a beffarsi di una razionalità, la mia, che invece richiede risposte, per capire, per comprendere, per sapere che diavolo di direzione prendere.
C'è anche che la natura mi sta regalando una seconda giovinezza, è come se tutto si mischiasse nuovamente per confondermi apposta le idee, per azzerare quelle poche certezze che a fatica avevo accumulato in questi oltre 30 anni. E dire che le montagne le disegnavo da piccolo, ne disegnavo il profilo, con cime aguzze attorniate da ghiaccio e più in basso boschi e fiumi ed ora che ho preso a calpestare quei boschi e fiumi e vedere quelle cime aguzze da più vicino, molto più vicino, un senso di completezza mi abbraccia. Allora cosa c'è?
C'è che in mezzo a tutta quella neve, immerso in quel sole pulito e splendente, riesco ancora a sognare desiderando niente altro che perdermi in quegli spazi, lasciandomi guidare da un etereo filo che può prendere il nome di istinto o di chissà cosa.

C'è che siamo ciò che facciamo e come lo facciamo e se dovessi immaginarmi in qualche modo mi vedrei molto diverso da come appaio... probabilmente avrei delle rughe, vicino agli occhi e sul sorriso, rughe dovute a tempeste condotte a testa alta e senza mai chiedere sconti, sarei forse alto e muscoloso ed avrei delle mani grosse e callose, mani da lavoratore, mani di chi non si tira mai indietro di fronte al dovere, avrei anche una folta barba su tutto il viso, si, forse per nascondere ciò che porto dentro, come fosse una maschera a proteggermi e avrei anche occhi chiari come il ghiaccio e la neve messi insieme, colore che rispecchia la mia anima che pretende verità, sempre e comunque ad ogni costo. Sarei questo e vivrei forse lontano dal resto delle persone, non per scelta probabilmente ma perché troppo abituato a dover fare affidamento solo su me stesso perché incapace di comprendere la parola addio e vivrei sicuramente pacifico, desiderando un mucchio di cose e sognandone altrettante.
C'è che tutto questo non sono e oltre allo specchio, sono anche delle mail inaspettate a ricordarmelo. Mail che parlano di gare, di allenamenti, di prodotti da testare, nonostante sia fermo da settimane e non segua più alcuna tabella di allenamento, perché che mi piaccia oppure no io sono anche questo blog. Sono un runner pare, e mi viene ricordato dai tanti pettorali sparsi per casa, dalle medaglie, dalle scarpe, dall'abbigliamento, dal mio passato.
C'è forse che non c'è tempo per raccontarsi e ancor meno per ascoltare... ascoltare quei meravigliosi silenzi che tanto hanno da dire se solo si avesse la pazienza ed il coraggio di farlo. Una parte di me vorrebbe essere lì adesso, tra quelle dune di neve, ad inebriarsi di quella vastità che fa perdere l'equilibrio, annusandone la maestosità, sotto una coltre infinita di stelle nelle quali confonderei lo sguardo e a cui porrei domande su domande, percependo respiro dopo respiro la parte più animale di me stesso.
Dire che l'altra parte di me è seduta davanti ad un monitor, con un bicchiere di Jack al suo fianco ed un sottofondo musicale a fare compagnia sarebbe in apparenza sicuramente corretto ma essenzialmente falso. L'altra parte di me semplicemente non so dove sia anche se mi piace immaginarla con gli stessi dubbi ed un simile vagare.

Nel mentre sembrerebbe però che sia richiamato al dovere attraverso le ormai conosciute opportunità che i grossi produttori offrono ormai da tempo ai blogger.
Obiettivi di corsa pochi, forse in effetti nessuno che riguardi da vicino il mondo del running ma la corsa, si sa, è la madre di tutti gli sport ed io devo riprendere ad allenarmi per tutti gli altri obiettivi che ho in mente. Mi servirà fiato e servirà anche una certa dose di forza muscolare. Vedremo di incastrare il tutto inventando sul momento il da farsi.
Oggi per esempio volano via 8 km a 4'30'' in progressione incontrollata ed una seduta di palestra decisamente anarchica... poca roba ma quanto basta per piantare la bandierina e dire, si ricomincia!
Qualcuno, qualche giorno fa mi ha ricordato che la cosa più preziosa è il tempo, quello che ci rimane, quello stesso tempo che ho sfidato per anni, rincorrendolo rabbioso su asfalto, sterrato e pista.
E' forse ora di ritornare a fare quello che mi riesce meglio.
Le foto parlano da sole! Bellissimi posti! Bye by Sarah
RispondiEliminache pace lassù,... tutto si ferma, il tempo si dilata e le emozioni si amplificano
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminanon capisco però una cosa, scrivi "Nel mentre sembrerebbe però che sia richiamato al dovere". Quindi non capisco se vuoi riprendere a competere per un tuo piacere personale o se ti senti in qualche modo costretto. Perchè nel secondo caso, imho, lo faresti per ragioni sbagliate