TrecentoL'allenamento che ti riconcilia col mondo!
No vabbè me lo dico da solo, sto blog non può continuare in questo modo! Qui bisogna lanciare un urlo, qui bisogna far tremare i muri e far scappare il nemico, qui bisogna darsi una svegliata ed aggredire l'asfalto come non mai!
E sennò come si può pensare di invogliare magari qualche timido malcapitato ad iniziare a correre? Uno qualsiasi arriva qui e trova i miei post melodrammatici... eh no ragazzo! Non va bene!
Per chi si fosse sintonizzato solo in questo ultimo periodo ricordo che questo è il blog di Crazy Horse, il più anziano membro dell'inossidabile quanto "brancalonesco" Califfo Team!
Un ragazzotto di 32 anni che più che per i risultati (mediocri) viene ricordato per la sua innata capacità di stravolgere allenamenti o peggio di accorparne ben 5 in uno solo!!! Se non ve lo ricordate vi consiglio di leggere questo post, una perla che solo a me poteva uscire fuori! Er mister sta ancora ridendo...
Oltre a questo volevo ribadire il concetto che qui, in questo blog, si fanno correre le gambe, i sogni e le parole. Un po' a casaccio alcune volte, un po' goffamente altre, ma sempre con piena passione!
Ohhhh, l'ho detto. Eh no perché a continuare in quel modo mi stavo deprimendo davvero :-)!
Ordunque, veniamo a noi. Volete voi un elisir che vi faccia riconciliare col mondo intero?? Che vi faccia patire le pene dell'inferno e che vi prosciughi ogni energia in corpo?? Volete voi saggiare il gusto della velocità unito a quello della potenza e resistenza?? Volete insomma far guadagnare cavalli al vostro motore e violare ogni limite di velocità imposto in un parco cittadino sputando sangue ad ogni metro????
Bene ragazzi, ottimo! Oggi siete finiti nel posto giusto perché parliamo di EVENT RUN!
Facciamo una breve parentesi teorica. Codesto allenamento rientra nella categoria delle sedute di velocità, sedute cioè nelle quali si mira a migliorare la velocità di base. Allenamenti tosti perché ci si spinge veramente oltre il limite con l'intento di forgiare i muscoli per sforzi ancora più intensi! Ricordiamoci che una migliore velocità di base significa anche una più duratura velocità a ritmo gara riducendo le possibilità di crollo nel finale.
Dopo il calcio nel sedere auto inflittomi affinché martedì sera andassi ad obliterare il biglietto del lento, ieri ho deciso con forza di riallinearmi alla tabella infernale ricominciando dalla settimana uno. Ecco allora che la prima qualità ad incrociare il mio percorso erano proprio gli event-run.
Come si corrono?? Beh, come prima cosa si fa un lungo riscaldamento (specie con questo freddo...), poi ci si dedica con pazienza allo stretching, fondamentale per preparare e verificare che tutti i muscoli siano in grado di sopportare l'allenamento. Quindi giù coi polpacci, quadricipiti, bicipiti femorali, spalla, bicipiti delle braccia, addominali... insomma tutto il parco macchine va oliato a dovere! Non vi ruberà tanto...10, 15 minuti e da tronchi ci si trasforma in molle pronte per scattare! I veloci non si improvvisano mi raccomando! Pena, l'infortunio dietro il cespuglio!
A questo punto veniamo all'allenamento vero e proprio. Trovate perciò un 300 metri segnalato in qualsiasi modo in modo da avere un chiaro riferimento sui punti di cambio velocità e quindi parlo di riuscire a capire dove si trovano i 50 metri, i 200 metri ed infine i 300.
I primi 50 metri si scatta in piena accelerazione andando quasi a tutta. Accelerazione vigorosa dunque che nel mio caso significa ricoprire la distanza in circa 7/7,5 secondi. Potete anche urlare qui, ci sta e fa gran scena!
Poi è la volta dei 150 metri da correre senza spingere troppo. L'importante infatti è mantenere un buon assetto senza strafare e dandosi anche un minimo di tono. Nel mio caso parliamo di circa 27 secondi.
I 100 finali rappresentano l'inferno. Qui bisogna cambiare registro affondando il pedale a manetta! Bisogna accelerare nuovamente senza pietà e provare a mantenere la velocità massima per tutta la distanza! Gambe alte, braccia a mulinare e busto dritto. E' concesso gridare "Avanti Savoia!" per i più monarchici o buttare giù imprecazioni di qualsiasi ordine e grado. Si abilita anche la possibilità di sputazzare a bordo strada, investire i bambini in traiettoria e spedire al mittente, con un poderoso rinvio da fondo campo in stile Buffon, i cani lasciati senza guinzaglio e desiderosi di vincere la sfida col vostro sfuggente ma saporito polpaccio. Qui si fa la storia, o così o tutti a casa! Ah, nel mio caso, andar veloce significa stare intorno ai 14 secondi. Mamma mia che brutta storia...
Bene, se siete ancora vivi, adesso bisogna trotterellare fino al punto di partenza e, al termine dei 4 generosi minuti di recupero, assumere l'espressione che vedete nell'immagine per scatenare nuovamente l'inferno. Questo è un passo fondamentale!
Dimenticavo, questa roba va fatta per 4 volte di seguito al cui termine, se avete un cavalcavia nelle vicinanze (ogni cittadino che si rispetti ha un cavalcavia a due passi!), ci sarebbe l'idea di fare un 5x200 in salita. Perché? Ma come?? Le salite al termine sono il marchio di fabbrica der Califfo. Non si scappa!
Illustrata la ricetta veniamo al piatto cucinato. Questo è quello che ho concluso io l'altro giorno:
6''87 + 26''70 + 13''82 = 47''39
7''43 + 27''12 + 14''33 = 48''88
7''13 + 26''65 + 14''90 = 48''68
7''38 + 27''20 + 15''06 = 49''64
media 48''65
Molto pittoresca la prima ripetuta con un ottimo 50 metri ed un altrettanto garbato 100. Poi il declino arriva inevitabile e palpabile soprattutto nel 100 finale, cartina tornasole dell'intero allenamento.
Al termine faccio persino una salita in 34''75, peccato però che a 50 metri dalla fine mi sia partito il polpaccio sinistro... crampi! Come vi dicevo la velocità non si improvvisa ed io pago le troppe sedute saltate in attesa che qualche segno mi piovesse dal cielo. Beh è arrivato un crampo... Dunque remi in barca e ritorno alla stalla.
Poiché però questo è un post aggressivo (o almeno l'inizio voleva fare intendere questo), non posso concludere blandamente con un "alla prossima" o "ci si becca...". No, nu se po' fa'!
Meglio citare Batman Begins, film che a sua insaputa mi ha accompagnato nella stesura di questo post e che solennemente mi consiglia di chiudere così: "non è tanto chi sono tanto quello che faccio che mi qualifica"! Frase quanto mai vera e coniugabile a seconda delle esigenze... :-)
brancalonesco lo dici a SORETA!
RispondiEliminaluciano er califfo.
Paolo e io che ti aspettavo al cross termale con fanghi di domenica allaPellerina!
RispondiEliminaAh ah me la sono riletta l'uscita "I got five on it" http://www.youtube.com/watch?v=v6tqn7uhYKk
Luciano potresti teorizzare un'uscita 5 in 1! <sai che bello, corri un giorno e 4 riposi!
@Mister: Ahahaha che poi hai ragione, gli ultimi cazzari rimasti siamo io ed Emanuel hi hi :D
RispondiEliminaBella zio Frank col rap! ;-)
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